"In questo contesto i Superbonus al 110% per risparmio energetico e prevenzione antisismica sono – ha sottolinea Uecoop in una nota - uno strumento chiave per la ripartenza e il rilancio della filiera dell'edilizia, per la rigenerazione urbana, per garantire maggiori livelli di risparmio energetico e per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato". "Purtroppo – ha evidenziato – la complessità burocratica di queste misure, fra tempi di attesa, documentazione e valutazioni di banche e aziende su cessione del credito o sconto in fattura, frena gli effetti espansivi attesi".
Per consolidare la ripresa del mattone con l'uscita dall'emergenza Covid è necessario quindi snellire al massimo le procedure secondo l'Associazione di categoria "nel rispetto delle norme e dei meccanismi di controllo" e prolungare negli anni l'applicazione dei Superbonus che, fra interventi strutturali antisismici e miglioramenti energetici, interessa una platea potenziale di 9 milioni di famiglie in Italia con migliaia di imprese e cooperative coinvolte.
"La possibilità di una programmazione pluriennale degli interventi – ha concluso Uecoop – è strategica per la ripresa dell'edilizia che è uno dei settori economici con la più alta intensità di utilizzo di manodopera e capitali ed è in grado di offrire un contributo concreto alla ripresa del Paese con l'uscita dalla fase acuta della pandemia grazie all'avanzare della campagna vaccinale".
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