Istat, ripresa moderata nel primo trimestre e prospettive più favorevoli

Istat, ripresa moderata nel primo trimestre e prospettive più favorevoli
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Martedì 11 Maggio 2021, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 15:27

(Teleborsa) - Il primo trimestre del 2021 conferma una ripresa economica "eterogenea" a livello globale, mentre resta "vivace" il commercio internazionale. Nello stesso periodo, il PIL dell'Italia ha accusato una contrazione inferiore a quella dell'area euro, grazie ad un aumento del valore aggiunto dell'industria, che ha controbilanciato la diminuzione di quello dei servizi.

E' la fotografia scattata dall'ultima nota mensile dell'Istat, che conferma una crescita consolidata in Cina e negli Stati Uniti, mentre nell'area euro, la necessità di nuove misure di contenimento per contrastare la terza ondata del Covid-19 ha frenato l'attività economica. Le prospettive per i prossimi trimestri indicano un miglioramento legato anche alla imminente disponibilità delle prime risorse finanziarie gestite in ambito Recovery and Resilience Facility.

Nello stesso tempo, il Pil italiano ha segnato un calo congiunturale dello 0,4% (-1,8% nel trimestre precedente), inferiore comunque alla flessione sperimentata dall'area euro. Questo risultato ha sintetizzato un aumento del valore aggiunto dell'industria e una diminuzione di quello delle attività dei servizi, ancora condizionati dalle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria. Dal lato della domanda, si è registrato un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.

Il mercato del lavoro continua a mostrare moderati segnali di miglioramento, in un contesto caratterizzato da elevati livelli di incertezza soprattutto sulle tempistiche di rientro delle misure relative al mantenimento dei contratti di lavoro. Le indicazioni sull'occupazione a breve espresse dalle imprese mostrano una ripresa nei vari settori, seppure in presenza di una sostanziale eterogeneità tra industria e servizi.

Ad aprile è proseguita la crescita dell'inflazione. In base alla stima preliminare, l'indice dei prezzi al consumo ha registrato un incremento tendenziale dell'1,1%, con un aumento di tre decimi di punto rispetto al mese precedente. La fase di accelerazione continua a riflettere principalmente gli effetti dei rincari segnati negli ultimi mesi sui mercati internazionali dal petrolio e dalle altre materie prime.

La stabilizzazione delle vendite al dettaglio, il miglioramento delle attese della domanda di lavoro da parte delle imprese e della fiducia di famiglie e imprese concorrono a determinare prospettive favorevoli per i prossimi mesi.

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