Intesa Sanpaolo, utile netto 1° trimestre oltre 1,5 miliardi di euro

Intesa Sanpaolo, utile netto 1° trimestre oltre 1,5 miliardi di euro
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 16:15

(Teleborsa) - I risultati del primo trimestre di Intesa Sanpaolo confermano la capacità della banca di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all'epidemia da COVID-19, riflettono una redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e dal modello di business resiliente e ben diversificato, e sono pienamente in linea con gli obiettivi.

L'utile netto è pari a 1.516 milioni di euro e si confronta con l'utile di 1,151 milioni del 1° trimestre 2020 e con un risultato del 4ç° trimestre 2020 negativo per 3.099 milioni. Il risultato corrente lordo è in aumento del 22,2% rispetto al primo trimestre 2020. Commissioni nette in crescita dell'8,9% rispetto al primo trimestre 2020 e costi operativi in diminuzione del 2,6% rispetto al primo trimestre 2020.

Deciso miglioramento della qualità del credito con una riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 44
miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 32 miliardi dal dicembre 2017, superando con un anno di anticipo, per circa 6 miliardi, l'obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi previsto per l'intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021. Lo stock di crediti deteriorati scende a marzo 2021, rispetto a dicembre 2020, dello 0,8% al lordo delle rettifiche di valore e del 2,3% al netto, mentre l'incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a marzo 2021 è stata pari al 4,4% al lordo delle rettifiche di valore e al 2,3% al netto (considerando la metodologia adottata dall'EBA, l'incidenza dei crediti deteriorati al lordo delle rettifiche di valore è risultata pari al 3,5%).

Patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 marzo 2021, il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2021 è risultato pari al 14,9% il Common Equity Tier 1 ratio a regime al 14,4% e il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime al 15,7%, livello top tra le maggiori banche europee, rispetto a un requisito SREP da rispettare nel 202 pari all' 8,63%.

Elevata liquidità a fine marzo 2021 per 302 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 169 miliardi; ampiamente rispettati i requisiti di liquidità Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio di Basilea 3.

Nel periodo Intesa ha confermato un ampio supporto all'economia reale con circa 23 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo
termine nel primo trimestre 2021 (circa 21 miliardi in Italia, di cui circa 18 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese). Da segnalare le circa 2.900 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo trimestre 2021 e circa 126.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 14.500 e 630.000 posti di lavoro.

Quanto alle prospettive, Intesa attende nel 2021 un utile netto ampiamente superiore a 3,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda la politica dei dividendi del Gruppo, oltre ai 694 milioni di dividendi cash per il 2020 da distribuire a maggio 2021, in linea con il Piano di Impresa 2018-2021, prevede dopo il 30 settembre 2021: una distribuzione cash da riserve a valere sui risultati del 2020, possibilmente entro la fine del 2021, che aggiungendosi ai predetti dividendi porti al pagamento di un ammontare complessivo corrispondente a un payout ratio pari al 75% dei 3.505 milioni di euro di utile netto rettificato; il pagamento di un ammontare di dividendi cash a valere sui risultati del 2021 corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell'utile netto, da distribuire in parte come acconto nell'anno in corso (1.061 milioni di euro già maturati nel primo trimestre 2021).

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