Intesa Sanpaolo, utile netto primo semestre supera 3 miliardi

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Mercoledì 4 Agosto 2021, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 18:24

Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre con un utile netto superiore ai 3 miliardi di euro, in crescita del a del 17,8% rispetto a 2.566 milioni del primo semestre 2020.

"I risultati del primo semestre 2021 - si legge nella relazione semestrale - confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all'epidemia da COVID-19 e sono pienamente in linea con il conseguimento di 4 miliardi di euro di utile netto minimo per l'anno".

"La generazione di valore per tutti gli stakeholder - si sottolinea - verrà accresciuta dalle sinergie previste per oltre un miliardo di euro derivanti dalla fusione di UBI Banca realizzata con successo senza costi sociali e dagli oltre 6 miliardi di euro nel 2020 e oltre 300 milioni di euro nel primo semestre 2021, a valere sull'utile ante imposte, che il Gruppo ha destinato all'ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei risultati".

Il risultato corrente lordo è in aumento dell'1,6% rispetto al primo semestre 2020 ed il risultato della gestione operativa in crescita del 5,9% rispetto al primo semestre 2020. I proventi operativi netti crescono dell' 1,7% rispetto al primo semestre 2020, in particolar modo le commissioni nette che sono salite del 13,2%, mentre i costi operativi mostrano una diminuzione del 2,3%. Elevata efficienza della gestione operativa, con un cost/income al 49,2% nel primo semestre 2021, tra i migliori nell'ambito delle maggiori banche europee.

Il miglioramento della qualità del credito è testimoniato dalla riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 46 miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 33 miliardi dal dicembre 2017 superando in anticipo, per circa 7 miliardi, l'obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi previsto per l'intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021. Lo stock di crediti deteriorati scende a giugno 2021 del 7,6% al lordo delle rettifiche di valore e del 9,6% al netto rispetto a dicembre 2020, mentre l'incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a giugno 2021 è stata pari al 4,1% al lordo delle rettifiche di valore e al 2,1% al netto(secondo la metodologia EBA rispettivamente al 3,1% ed all' 1,6%).

Patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 30 giugno 2021, deducendo dal capitale 2.116 milioni di euro di dividendi maturati nel primo semestre, il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2021 è risultato pari al 14,9%. Nello scenario avverso dello stress test EBA/BCE 2021, al 2023 il Common Equity Tier1 ratio fully loaded - calcolato sulla base dei dati di bilancio al 31 dicembre 2020 - è risultato pari al 9,38%.

Nel semestre, Intesa ha confermato il suo pieno supporto all'economia reale, con circa 43 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine: circa 37 miliardi in Italia, di cui circa 31 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese. Sono 5.000 le aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2021 e circa 128.000 dal 2014, a tutela di circa 25.000 e 640.000 posti di lavoro. Resi disponibili dal Gruppo oltre 400 miliardi di euro di finanziamenti a medio-lungo termine per imprese e famiglie a supporto del Piano di Ripresa e Resilienza italiano.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemble la distribuzione cash dalla Riserva straordinaria, a valere sui risultati 2020, pari a circa 1,9 miliardi di euro, risultante in un importo unitario di 9,96 centesimi di euro per ciascuna azione, da distribuire dopo il 30 settembre, termine della raccomandazione della BCE in merito alle politiche dei dividend. Inoltre, il CdA ha definito in via preliminare come acconto cash da distribuire a valere sui risultati del 2021 un ammontare pari a 1,4 miliardi di euro, pari ad un importo unitario di 7,21 centesimi di euro per ciascuna azione, e procederà a deliberarlo il 3 novembre prossimo, in occasione dell'approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2021, da mettere in pagamento alla prima data utile il 24 novembre 2021 (con stacco cedole il 22 novembre e record date il 23 novembre).

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