Intesa Sanpaolo, presentato con Prometeia il 99esimo Rapporto Analisi dei Settori Industriali

Intesa Sanpaolo, presentato con Prometeia il 99esimo Rapporto Analisi dei Settori Industriali
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Martedì 11 Maggio 2021, 17:30
(Teleborsa) - Il manifatturiero italiano archivia il 2020 con un calo inferiore alle attese (-9.3% la flessione del fatturato a prezzi costanti; dopo la Grande Crisi Finanziaria nel 2009 la contrazione fu pari al -16%), grazie a forti spinte di recupero nel secondo semestre, sul fronte interno e internazionale, dove l'export ha mostrato migliore capacità di tenuta rispetto a Germania e Francia. È uno degli elementi emersi nel corso del webinar di Intesa Sanpaolo dedicato al 99esimo Rapporto Analisi dei Settori Industriali presentato insieme a Prometeia.

La reattività nell'agganciare la ripresa è frutto di un intenso processo di rafforzamento competitivo dell'industria italiana avviatosi nell'ultimo decennio che probabilmente si intensificherà nei prossimi anni, grazie a una poderosa iniezione di fondi europei a supporto di digitalizzazione, automazione, innovazione, transizione green e nuove infrastrutture, è stato spiegato nel corso dell'evento. Tali fondi potranno colmare il digital divide che il manifatturiero italiano presentava ad avvio pandemia rispetto ai concorrenti europei, in termini infrastrutturali, di competenze ICT interne alle aziende e di digitalizzazione delle fasi di vendita (e-commerce), a fronte di un buon posizionamento competitivo nelle tecnologie digitali a supporto dei processi produttivi.

Il rimbalzo atteso nel biennio 2021-22 (+8.4 nel 2021 e +5.3 nel 2022, a prezzi costanti) e la spinta dei prezzi porteranno il fatturato manifatturiero a superare la soglia dei 1.000 miliardi di euro; nel periodo 2023-25, i ritmi di crescita, pur rallentando, si manterranno sostenuti (+2.6% in media d'anno, a prezzi costanti). La transizione verso un'economia più digitalizzata e sostenibile offrirà maggiori opportunità per Elettronica, Elettrotecnica, Meccanica e Autoveicoli e moto, settori che registreranno tassi di crescita più dinamici della media nel quinquennio 2021-25, ma l'intera filiera manifatturiera italiana evidenzia comunque buone prospettive di rafforzamento.

Sul fronte finanziario, la ripresa dell'attività industriale, i provvedimenti a sostegno della liquidità e la maggiore solidità patrimoniale raggiunta negli ultimi anni, dovrebbero aver calmierato l'impatto della crisi sui bilanci aziendali 2020. Il calo stimato per i margini e la redditività potrà essere gradualmente riassorbito nell'orizzonte al 2025, consentendo alle imprese di disporre delle risorse finanziarie necessarie a sostenere gli intensi piani di investimento previsti.

Per il Chief economist di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice per l'economia italiana "il momento della verità" sarà rappresentato dal PNRR: "ci giochiamo molto con l'implementazione delle risorse e delle riforme", non solo in ottica nazionale – "l'obiettivo è quello di portare la crescita in maniera stabile sopra l'1% anche dopo il Recovery" – ma anche per il futuro dell'Europa, visti i vari dossier aperti sulla questione del debito comune.





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