Intesa Sanpaolo, 500 euro nella busta paga di ogni dipendente. Messina: «Un contributo contro il carovita»

L'annuncio del Ceo: l'ammontare complessivo è di circa 50 milioni di euro a favore di 82.000 persone del nostro Gruppo

Intesa Sanpaolo, bonus 500 euro nella busta paga di ogni dipendente contro il caro vita
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Venerdì 29 Luglio 2022, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 22:21

Un contributo di 500 euro a chi lavora in Intesa Sanpaolo. Ad annunciare la misura contro il caro vita è stato il Ceo Carlo Messina, commentando i risultati del primo semestre del 2022: «Il quadro economico è segnato dal notevole incremento dell'inflazione che già a inizio anno mostrava le prime evidenze - e dal conseguente aumento delle difficoltà sociali. Per questa ragione - aggiunge - abbiamo deciso di destinare a tutte le nostre persone in Italia e all'estero - eccetto chi ha funzione di dirigente o equivalente - un contributo economico straordinario di circa 500 euro, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni di euro a favore di 82.000 persone del nostro Gruppo».

«Al contempo - prosegue Messina - proseguiamo nel sostegno a favore della popolazione ucraina, grazie alla donazione di 10 milioni di euro decisa all'indomani dello scoppiare del conflitto, con iniziative significative di carattere umanitario». «La nostra vicinanza - conclude - alle persone della Pravex Bank è stata resa possibile dai numerosi colleghi che hanno attivato delle iniziative di accoglienza in Italia e nei Paesi confinanti dove siamo presenti».

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Intesa Sanpaolo, utile 2022 a oltre 4 miliardi senza choc energia

Per il 2022 Intesa Sanpaolo prevede una redditività ai vertici del settore, con un utile netto di oltre 4 miliardi di euro assumendo che non intervengano cambiamenti critici nell'offerta di materie prime-energia; un utile netto ben superiore a 3 miliardi di euro anche con l'ipotesi molto conservativa di una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, che implica il passaggio a Stage 3 della maggior parte dell'esposizione.

E prevede una solida posizione patrimoniale, con un obiettivo di Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nell'orizzonte del piano di impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4.

L'istituto prevede inoltre una forte distribuzione di valore, con un payout ratio pari al 70% dell'utile netto consolidato in ciascun anno del piano di impresa (1,648 miliardi di euro già maturati a valere sull'utile netto del primo semestre 2022).

L'odierno Consiglio di amministrazione ha previsto come acconto dividendi cash da distribuire a valere sui risultati del 2022 un ammontare non inferiore a 1,1 miliardi di euro e la delibera consiliare in merito all'acconto dividendi verrà definita il 4 novembre prossimo, in occasione dell'approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2022, in relazione ai risultati del terzo trimestre 2022 e di quelli prevedibili per il quarto trimestre 2022. Prevista inoltre una ulteriore distribuzione agli azionisti di 3,4 miliardi di euro tramite buyback, di cui 1,7 miliardi in corso e 1,7 miliardi da eseguire subordinatamente alla delibera, entro l'approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022 da parte del cda. Eventuali ulteriori distribuzioni saranno da valutare anno per anno a partire dal 2023. E le prospettive per il 2022 sono soggette ad affinamento nei prossimi mesi in base all'evoluzione degli eventi riguardanti Russia e Ucraina.

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