Intesa Sanpaolo, procede con integrazione Ubi: altre mille assunzioni

Intesa Sanpaolo, procede con integrazione Ubi: altre mille assunzioni
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 17:37

Prosegue senza sosta l'integrazione di Ubi banca nel gruppo Intesa Sanpaolo. L'ultima tappa in ordine di tempo riguarda la decisione di Intesa di procedere con 3.500 nuove assunzioni, mille in più rispetto alle 2.500 unità previste nell'accordo con i sindacati del 29 settembre scorso dopo l'acquisizione di Ubi Banca. Diamo ulteriore impulso al «ricambio generazionale e al sostegno dell'occupazione», ha detto Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo.

L'accordo siglato con i sindacati (Fabi, First-Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) prevedeva almeno 5.000 uscite volontarie per pensionamento o fondo di solidarietà nell'ambito del ricambio generazionale senza impatti sociali e la valorizzazione delle persone del gruppo risultante dall'acquisizione di Ubi.

La banca guidata da Carlo Messina ha deciso di accogliere le oltre 7.200 adesioni per l'uscita volontaria e di procedere, come chiesto dai sindacati, a 3.500 assunzioni complessive, che saranno perfezionate entro il primo semestre 2024.

Questa tappa del processo di integrazione di Ubi Banca segue l'accordo sindacale sui trattamenti riguardanti le 5.107 persone incluse nel ramo d'azienda da cedere a Bper Banca. Nelle prossime settimane sarà avviata la procedura sindacale in relazione alla fusione per incorporazione di Ubi Banca nella capogruppo Intesa Sanpaolo.

Continuiamo ad investire sui «giovani, punto di forza del Paese. In un contesto di notevole complessità vogliamo dare un segnale concreto improntato all'ottimismo verso il futuro», aggiunge Messina. Le persone di Intesa Sanpaolo sono il «nostro asset principale, saremo più forti - conclude - grazie a questi giovani».

Soddisfazione è stata espressa dai segretari generali di tutte le sigle sindacali. «Chiederemo a ogni gruppo bancario, sia nelle aggregazioni sia nei piani industriali, che, a fronte di un determinato numero di esodi concordati, deve sempre corrispondere il 50% delle assunzioni di giovani», afferma Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi.

«Accogliamo con grande favore la notizia che Intesa Sanpolo abbia accolto le richieste del Sindacato di provvedere a ulteriori mille assunzioni, oltre quelle già concordate con l‘ultimo accordo sulle uscite del personale, in relazione all’operazione con Ubi e Bper - sottolinea Fulvio Furlan, segretario generale della Uilca -.

L’importante decisione assunta dal ceo Carlo Messina, al quale va la nostra stima, è un’ulteriore conferma della validità delle relazioni sindacali che esiste all’interno del gruppo per trovare soluzioni condivise a favore delle lavoratrici e dei lavoratori anche in ottica prospettica per il futuro dell’azienda, e dimostra il ruolo che Intesa Sanpaolo svolge nel Paese. Il risultato ottenuto ha un grande valore in termini di occupazione, in particolare giovanile, e di come il settore del credito può essere protagonista in tale ambito».

Di risultato «eccellente» parla il segretario di Unisin, Emilio Contrasto. L'aumento delle assunzioni conferma l'attenzione della «banca alla sostenibilità sociale», afferma il Riccardo Colombani (First-Cisl). Queste assunzioni dimostrano che «investire si può e si deve», sostiene Nino Baseotto (Fisac-Cgil). 

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