InfoCamere, startup innovative: in aumento nel primo trimestre

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Venerdì 24 Aprile 2020, 14:39
Al termine del 1° trimestre 2020 , il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese ai sensi del decreto legge 179/2012 è pari a 11.206, in aumento di 324 unità (+3,0%) rispetto al trimestre precedente (Tavola 1). Possono ottenere lo status di startup innovativa le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate, e in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale (sintesi dei requisiti e delle agevolazioni). Tra le circa 365 mila società di capitali costituite in Italia negli ultimi cinque anni e ancora in stato attivo, il 3,1% risultava registrata come startup innovativa alla data della rilevazione. Il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup risulta in crescita rispetto al quarto trimestre (+60,1 milioni di euro, +10,3% in termini percentuali) attestandosi ora a quota 643,3 milioni di euro; il capitale medio è pari a 57.408 euro a impresa, in decisa ripresa (+7,1%) rispetto al dato del trimestre precedente.

Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività (Tavola 2), il 73,3% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica, 35,6%; attività di R&S, 13,8%; attività dei servizi d’informazione, 9,0%), il 17,9% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari, 3,2%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,8%;), mentre il 3,3% opera nel commercio. In alcuni settori economici l’incidenza delle startup innovative sul totale delle nuove società di capitali appare rilevante. È una startup innovativa l’8,5% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese; per il manifatturiero, la percentuale corrispondente è 5,4%. In alcuni settori, come definiti dalla classificazione Ateco 2007, la presenza di imprese innovative è particolarmente elevata: è una startup innovativa il 37,0% delle nuove aziende con codice C 26 (fabbricazione di computer), il 38,9% di quelle con codice J 62 (produzione di software) e addirittura oltre il 68,8% di quelle con codice M 72 (ricerca e sviluppo).

→ Guardando alla composizione delle compagini sociali (Tavola 3), le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.494, il 13,3% del totale: incidenza nettamente inferiore rispetto al 21,8% osservato prendendo in esame l’universo delle neo-società di capitali. Le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 4.831, il 43,1% del totale: una quota anch’essa inferiore, seppur in minor misura, a quella fatta registrare dalle altre nuove società di capitali (46,8%). Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.962, il 17,5% del totale. Si tratta di un dato di due punti e mezzo percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (15,0%). Ancora maggiore è la differenza se si considerano le aziende in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale: queste rappresentano il 40,9% delle startup (4.588 in tutto), contro il 32,4% delle altre imprese. Le startup innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 397, il 3,5% del totale, una quota tuttavia inferiore a quella osservata tra le altre nuove società di capitali (9,1%).

Per contro, le startup innovative in cui è presente almeno un cittadino non italiano sono il 13,8% (1.548), proporzione abbastanza più simile a quella riscontrata tra le società di capitali (15,1%). → Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno (Tavole 4, 5A, 5Abis e 5B), la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.038, pari al 27,1% del totale nazionale. Seguono il Lazio, unica altra regione a superare quota mille (1.268; 11,3%), e l’Emilia-Romagna (934, 8,3% del totale nazionale). A breve distanza compare al quarto posto la Campania, di gran lunga la prima regione del Mezzogiorno, con 928 startup (8,3%), seguita dal Veneto, con 921 (8,2%). In coda figurano la Basilicata con 113, il Molise con 83, e la Valle d’Aosta con 22 startup innovative. → Il Trentino-Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo: circa il 5,3% è una startup innovativa.
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