Più tutele per la maternità delle lavoratrici autonome a basso reddito, conferma per i papà dei dieci giorni di congedo di paternità obbligatorio che dal 2022 diventa strutturale; nel senso che non ci sarà più bisogno - per il legislatore - di prorogarlo anno dopo anno. Le due novità della legge di Bilancio in tema di aiuto alla genitorialità sono state prontamente rese operative dall'Inps con la circolare 1 dello scorso 3 gennaio.
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Indennità di maternità e congedo paternità
Per quanto riguarda l'estensione delle tutele di maternità, la novità riguarda le lavoratrici iscritte alla Gestione separata e alle gestioni autonome dell'Inps, e le libere professioniste iscritte alle casse previdenziali private.
Come funziona
Concretamente le interessate (o gli interessati) potranno fruire dopo la maternità obbligatoria di ulteriori tre mesi di indennità. Il reddito nell'anno precedente all'inizio del periodo di maternità non deve superare gli 8.145 euro (somma che nei prossimi anni sarà aggiornata all'inflazione). I tre mesi in più potranno essere fruiti per le maternità che iniziano dal primo gennaio 2022, o anche per quelle iniziate in precedenza ma che comunque ricadono nel periodo (dal primo gennaio in poi) in cui la legge è in vigore. L'indennità aggiuntiva non spetta invece se la maternità si è conclusa entro il 2021. La domanda dovrà essere fatta per via telematica sul sito o tramite contact center.
I congedi
Per i papà la legge conferma, rendendolo definitivo, l'assetto dei congedi di paternità. Ci sono quindi anche per il 2022 e per gli anni successivi dieci giorni obbligatori, da fruire indipendemente dal periodo che spetta alla madre, mentre il giorno spettante di congedo facoltativo va sfruttato al posto di quello della mamma, riducendo quindi il suo periodo di astensione obbligatoria