Imu, scadenza dell'acconto in arrivo. Chi deve versarlo, chi è esentato e quanto si paga. Tutte le novità

Sta per scadere il termine per pagare la prima rata dell'Imu ai comuni: riguarda principalmente le seconde case e gli immobili affittati. In alcuni casi è però possibile l'esenzione.

Conteggi per il pagamento dell'imposta municipale propria
di Giacomo Andreoli
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Lunedì 5 Giugno 2023, 17:31

Mancano solo una decina di giorni, poi bisognerà versare obbligatoriamente la prima rata dell'Imu ai comuni. L'ultimo giorno utile è il 16 giugno e andrà pagato il 50% del dovuto per l'anno in corso. L'imposta municipale sugli immobili non si paga per le prime case, quindi il versamento riguarderà le seconde e gli immobili affittati o sfitti.

Anche quest'anno, poi, sono previsti i consueti casi di esclusione ed esenzione. Ci sono anche delle novità per il solo 2023, in primis per i cittadini coinvolti dall'alluvione in Emilia Romagna e poi per i proprietari di immobili occupati.

Imu, quando e quanto si paga

L'imposta municipale sugli immobili va pagata in due rate. La prima scade il 16 giugno e vale il 50% del dovuto. Il restante 50% deve essere invece versato entro il 18 dicembre (visto che la scadenza naturale, del 16, cade di sabato).

Per capire quanto si deve pagare è semplice: se non si è intervenuto sull'immobile cambiandone la misura catastale l'acconto vale il 50% di quanto pagato in tutto il 2022.

Anche se ci sono state variazioni nella situazione patrimoniale, come vendite, acquisti o successioni, per l'acconto si può applicare l'aliquota deliberata dal comune di riferimento per il 2022. Nel caso di immobili comprati nel 2023 il contribuente può però usare la nuova aliquota eventualmente approvata per il 2023, se pubblicata sul sito www.finanze.gov.it.

Chi la deve pagare e come

Devono pagare l'Imu tutti i proprietari di case che si trovano in Italia e sono titolari di un diritto reale di godimento o abitazione. Se c'è una separazione o un divorzio deve versare la rata il coniuge assegnatario dell'immobile, anche se non è proprietario (se poi la casa è assegnata con provvedimento del giudice al genitore affidatario dei figli scatta l'esenzione, anche se non è proprietario). L'imposta va versata anche per uffici, negozi, depositi, capannoni, altri immobili commerciali e industriali e per le aree fabbricabili.

Il pagamento si può fare tramite versamento con il modello F24 o con un bollettino postale, indicando per ciascuna tipologia di immobili il relativo codice tributo. Per compensare l'Imu con eventuali crediti fiscali o contributivi è meglio utilizzare lo stesso F24, con cui si può versare l’imposta dovuta in più comuni. 

Chi è esentato dal pagamento

Oltre al caso della persona separata o divorziata, vale l'esenzione per le abitazioni principali e le pertinenze, ma sono esclusi gli immobili di lusso. Si tratta delle categorie: A/1 (immobili signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi). Si paga poi solo il 75% dell'Imu per gli immobili affittati a «canone concordato» e il 50% per le case concesse in comodato d'uso gratuito dai genitori ai figli.

In quest'ultimo caso, però, il comodante d'uso deve avere la residenza nel comune dell'immobile dato in locazione. E ancora: il comodatario deve stabilire la sua abitazione principale lì e non avere altri immobili in Italia oltre alla propria casa e a quella data in comodato. Infine il contratto va registrato, pagando l'imposta di registro da 200 euro.

Nulla da fare invece, per i terreni agricoli, anche se incolti (inclusi orticelli e simili). In questi casi l'Imu si deve pagare. Tuttavia se i terreni si trovano in città classificate come montane o di collina, il discorso cambia. Inoltre i comuni possono esentare dall'Imu l’immobile posseduto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari dopo un ricovero permanente.

Imu, tutte le novità del 2023

Tra le novità di quest'anno c'è invece l'esenzione per gli immobili occupati abusivamente. Sono case che non sono utilizzabili o disponibili. Per non pagare l'Imu, però, deve essere stata presentata apposita denuncia all'autorità giudiziaria per violazione di domicilio o deve essere iniziata l’azione giudiziaria penale per occupazione abusiva. 

Sono esentati dal pagamento dell'Imu anche coloro che, al 1° maggio, risultano residenti o hanno sede legale/operativa in uno dei comuni alluvionati dell'Emilia Romagna. I termini dei versamenti tributari sono sospesi fino al 31 agosto. Quindi per ora queste persone non dovranno pagare l'acconto dell'Imu, che potranno versare entro ottobre.

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