Imu, il termine per la dichiarazione di variazione degli immobili slitta al 31 dicembre. Chi deve farla (e come)

Attenzione: non si tratta dei versamenti Imu, i cui termini sono rimasti gli stessi con il primo acconto già scaduto il 16 giugno

Imu, il termine per la dichiarazione di variazione degli immobili slitta al 31 dicembre. Chi deve farla (e come)
di Gi.Fr.
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Domenica 19 Giugno 2022, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 19:56

Con il decreto semplificazioni fiscali adottato dal Consiglio dei ministri il 15 giugno scorso, tra le altre cose, sono semplificati i modelli di dichiarazione IMU per gli enti non commerciali e viene esteso al 31 dicembre 2022 il termine per la presentazione della dichiarazione sull’IMU. Attenzione: non si tratta dei versamenti Imu, i cui termini sono rimasti gli stessi con il primo acconto già scaduto il 16 giugno (chi è in ritardo, comunque, può fare il ravvedimento sprint che prevede sanzioni e interessi minimi). La proroga dei termini decisa dal decreto legge del governo riguarda invece la dichiarazione IMU.

Che cos'è la dichiarazione Imu

La dichiarazione IMU è in sostanza un modulo che serve al contribuente per dichiarare variazioni nel possesso di immobili rispetto all’anno precedente. È il caso ad esempio di chi ha venduto oppure ha acquistato un nuovo immobili.

Oppure anche il caso di immobili che godono di riduzioni d’imposta (fabbricati inagibili, di interesse storico o artistico, ecc.).

Chi deve farla

La dichiarazione deve essere compilata e trasmessa soltanto dai possessori di immobili, il cui possesso abbia subito variazioni rispetto all’anno precedente. Non si deve fare ogni anno, ma solo nel caso cui l’immobile abbia subito variazioni.

A chi deve essere presentata

La dichiarazione deve essere presentata al Comune in cui si trovano gli immobili che hanno subito variazioni. Il modulo 2022 da compilare e trasmettere ai Comuni viene approvato in Conferenza Stato-Città e successivamente è disponibile sui siti istituzionali dei Comuni.

Come consegnarla

La dichiarazione va presentata al Comune in cui si trovano gli immobili tramite: Sportello telematico, PEC, raccomandata semplice, a mano all’ufficio protocollo.

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