In chiave tendenziale si registra, però, una generale lieve flessione rispetto ad aprile del 2018, che testimonia una sostanziale tenuta di numerosi comparti produttivi che tuttavia non compensano i rilevanti cali di entrate evidenziati nel commercio e nei servizi alle famiglie. Queste ed altre le indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
CHI SALE - Nonostante le incertezze sui mercati internazionali che condizionano le esportazioni del nostro Made in Italy, pesando quindi sulle scelte occupazionali degli operatori in particolare del settore alimentare (tra aprile 2018 e aprile 2019: -6,1%), si registra una crescita complessiva delle entrate programmate nell'industria (+3,2% su base annua, pari a 3.550 contratti in più): sono le "industrie della moda", insieme ai comparti della metallurgia e della meccatronica a caratterizzare il saldo positivo del settore.
E CHI SCENDE - Male, invece, i servizi che evidenziano una flessione del 4,4% delle entrate programmate rispetto ad aprile 2018, trainati verso l'area negativa, come detto, dai circa 6,9mila contratti in meno previsti nel commercio.
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