Imprese, tra luglio e settembre saldo positivo ma non troppo

Imprese, tra luglio e settembre saldo positivo ma non troppo
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Lunedì 22 Ottobre 2018, 12:00
(Teleborsa) - Fra luglio e settembre sono state create 12 mila nuove imprese, con un marcato contributo da parte del Sud. Secondo quanto emerso dagli ultimi dati diffusi da Unioncamere-InfoCamere sulla natalità e mortalità delle imprese italiane, nel terzo trimestre del 2018 i terminali delle Camere di commercio hanno registrato l'iscrizione di 64.211 nuove imprese e 51.758 chiusure di imprese esistenti. Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato a fine settembre un saldo positivo per 12.453 imprese.

Va però rilevato che rispetto allo stesso periodo del 2017 le nuove imprese iscritte sono state 5.500 in meno, quelle chiuse 2 in più.

Tornando al dato dell'estate 2018, quasi il 40% della crescita è dovuto alla buona performance del Mezzogiorno, dove il saldo è stato positivo per 4.763 unità. Tuttavia, fra tutte le marco-aree, anche quella che fa segnare la frenata più vistosa del tasso di crescita (-0,2%).

Tra le regioni a primeggiare è il Lazio (+2.364), seguito da Lombardia (+1.965) e Campania (+1.668). Rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso, le uniche a segnare un lieve miglioramento – anche se di poco - sono state Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Per tutte le altre, la scorsa estate non sarà da ricordare.

A livello aggregato, a guadagnare di più, rispetto al dato di giugno, sono state le attività di alloggio e ristorazione (+3.337 imprese), i servizi di ristorazione (+2.453), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1.469) e il noleggio e servizi alle imprese (+1.384) anche se, in tutti i casi, gli aumenti sono in forte contrazione rispetto al 2017.

Sul fronte opposto, a scivolare in campo negativo sono stati i settori del commercio al dettaglio di autoveicoli (-520 imprese nel trimestre), le industrie del mobile (-114) e quelle della lavorazione dei minerali (-93).
Quanto all'artigianato, il bilancio del trimestre estivo (-999 imprese) segna complessivamente un peggioramento rispetto a quello, pur sempre negativo, di dodici mesi fa, quando chiuse con una perdita di 735 unità.

"I dati ci confermano che c'è bisogno di un'iniezione di fiducia affinché la ripresa possa ridare davvero fiato all'economia" ha commentato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli.
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