Imprese italiane, S&P: elevati costi energia limitano competitività nel 2023

Imprese italiane, S&P: elevati costi energia limitano competitività nel 2023
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Martedì 15 Novembre 2022, 13:30
(Teleborsa) - I ricavi delle imprese italiane dovrebbero aumentare in media di circa il 5% nel 2023, in quanto il calo dei volumi dovuto al contesto economico più debole dovrebbe in parte compensare la continua trasmissione dell'inflazione dei costi. Tuttavia, gli elevati costi energetici sono un problema chiave per le aziende italiane e, se persistenti, potrebbero compromettere la loro competitività rispetto ai concorrenti europei. Lo afferma S&P Global Ratings in nuovo report sul paese.

"Quattro quinti delle società italiane con rating hanno una prospettiva stabile, che indica la resilienza del credito in vista di una potenziale recessione nel 2023", ha affermato Renato Panichi, analista del credito di S&P Global Ratings. "Le prospettive negative sono aumentate al 12% da un basso 2% alla fine del 2021, ma rimangono ben al di sotto del livello visto durante la pandemia di COVID-19", ha aggiunto Panichi.

S&P ricorda che i prezzi all'ingrosso del gas naturale hanno costantemente superato i 100 euro per megawattora nel 2022, 5 volte in più rispetto al 2019. Il prezzo medio di acquisto all'ingrosso dell'elettricità è stato circa 9 volte più alto nel terzo trimestre del 2022 rispetto al 2019. Inoltre l'Italia (assieme alla Germania) è il paesi europee più vulnerabile a uno shock dell'approvvigionamento di gas, dato il loro forte utilizzo di gas naturale e la significativa dipendenza di questo gas dalla Russia.

"La quota di produzione di energia elettrica da gas in Italia si attesta intorno al 51% - si legge nel report - L'elevata dipendenza dell'Italia dal gas, che fornisce poco più del 40% del suo approvvigionamento energetico lordo totale, la rende più sensibile ai prezzi elevati e volatili".

L'agenzi di rating crede che tutti i settori ad alta o moderata intensità energetica subiranno una sostanziale pressione sui margini nel 2022-2023, indipendentemente dal trasferimento dei costi.

Inoltre, prevede che la crescita degli investimenti aziendali subirà un rallentamento nel 2023 rispetto al 2022, quando le società hanno beneficiato di un effetto ritardato dalla ripresa del business del 2021. I volumi edilizi dovrebbero beneficiare delle opere infrastrutturali legate al Piano di ripresa e resilienza dell'Italia, il PNRR, ma le attività di ristrutturazione residenziale dovrebbero ridursi nel 2023.

I rendimenti sono aumentati in modo significativo dall'inizio del 2022. Il persistere di tassi d'interesse elevati significa che le imprese con elevati livelli di indebitamento vedranno i propri coefficienti di servizio del debito peggiorare in modo significativo nei prossimi anni.
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