Mercato in pausa
L'indice relativo alle compravendite basato sulle convenzioni notarili ha subito un rallentamento degli ultimi tre mesi del 2018, registrando un calo dello 0,8% per 175.102 unità immobiliari. Si tratta del primo dato negativo dopo sei trimestri di espansione.
Il 94,4% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo e accessori (165.379), il 5,1% a uso economico (8.946) e lo 0,4% a uso speciale e multiproprietà (777).
Soffre di più il commerciale (-10,9%) che il residenziale (-0,2%). In questo contesto fa eccezione il Centro che continua a mostrare una tendenza positiva sia sul commerciale (+2,3%) che sull'abitativo (+0,9%). Più in dettaglio, il settore abitativo segna variazioni congiunturali positive al Centro (+0,9%), nel Nord-est (+0,8%) e nelle Isole (+0,6%); negative nel Nord-ovest (-1,2%) e al Sud (-1,1%). Per il comparto economico si registrano flessioni marcate nel Nord-ovest (-21,8%) e nel Nord-est (-11,6%), meno ampie nelle Isole (-6,1%) e al Sud (-3,4%) e segnali espansivi al Centro (+2,3%).
Su base annua le transazioni immobiliari aumentano complessivamente dell'1,6%. La crescita riguarda il comparto dell'abitativo (+3,9%) mentre l'economico registra un calo del 27,1%.
Mutui in persistente crescita
Quanto ai mutui, le convenzioni notarili che comprendono non solo il mutuo, ma anche finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, crescono ancora (98.209, +1,5% su trimestre +7% anno), raggiungendo al Centro i valori medi del 2010.
Tali convenzioni registrano un aumento su tutto il territorio nazionale, sia su base congiunturale - Centro +2,3%, Nord-ovest ,4%, Nord-est +1,3%, Isole +1,2% e Sud +0,8% - sia su base annua - Nord-est +9,4%, Centro +6,7%, Sud +6,6%, Nord-ovest +6,4% e Isole +3,8%. Rispetto alla tipologia dei comuni, la crescita riguarda sia le città metropolitane (+8,3%) sia i piccoli centri (+6,1%).
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