Ilva, ArcelorMittal: «Produzione garantita fino al 20 dicembre». Il giudice rinvia l'udienza

Ilva, ArcelorMittal: «Produzione garantita fino al 20 dicembre». Il giudice rinvia l'udienza
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Mercoledì 27 Novembre 2019, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 17:06

È stato rinviato al prossimo 20 dicembre il contenzioso civile tra ArcelorMittal e l'ex Ilva relativo al ricorso cautelare e d'urgenza presentato dai commissari contro il recesso del gruppo indiano «in funzione della trattativa da svolgersi sulla base delle intese e degli impegni assunti». Lo si legge in una nota firmata dal presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi.

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Come è scritto nella nota di Bichi, «nel procedimento cautelare promosso da Ilva spa in amministrazione straordinaria e altri nei confronti di Arcelor Mittal Italia spa e altri, il presidente dottor Claudio Marangoni all'esito dell'udienza odierna - cui hanno partecipato i legali delle predette parti, la Procura della Repubblica di Milano intervenuta in giudizio, le parti intervenute Regione Puglia, Comune di Taranto e Codacons, nonché la Presidente del Consiglio di Amministrazione dottoressa Lucia Morselli e i commissari straordinari delle società ricorrenti - ha disposto il rinvio» dell'udienza al prossimo 20 dicembre «in funzione della trattativa da svolgersi sulla base delle intese e degli impegni assunti».

 



ArcelorMittal ha portato davanti al giudice di Milano nell'udienza di oggi l'impegno a garantire la produzione fino ad un certo numero di kiloton (Kt) per le prossime quattro settimane e, in particolare, di 10 kiloton per la prima settimana e aumentando fino a 12, con una crescita progressiva di produzione.

Ora Mittal, rappresentata in aula, tra gli altri, dall'avvocato civilista Ferdinando Emanuele, avrà tempo fino al 16 dicembre per depositare una propria memoria nel procedimento sul ricorso cautelare d'urgenza presentato dai commissari dell'ex Ilva. Se già il 20 dicembre sarà stato raggiunto un accordo, la causa finirà con un 'non luogo a procederè, dopo il ritiro del ricorso da parte dei commissari e dell'atto di citazione di Mittal, che aveva chiesto al giudice di dichiarare il recesso dal contratto d'affitto degli stabilimenti.

Se per quella data, invece, le trattative saranno ancora in corso, ci potrà essere un nuovo rinvio dell'udienza, altrimenti se saranno naufragate si andrà avanti coi procedimenti civili, quello cautelare e quello nel merito della risoluzione del contratto.

«Mi assumo l'impegno a garantire in pendenza di questo giudizio (fino al 20 dicembre data della prossima udienza, ndr) di assicurare il normale funzionamento degli impianti e la continuità produttiva. Questo anche per rispetto nei confronti del governo che si è seduta al tavolo». Da quanto si apprende sono queste le parole pronunciate dall'ad di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli nell'udienza a porte chiuse sul ricorso d'urgenza che vede contro i commissari straordinari dell'ex Ilva e il gruppo franco-indiano.

Da quanto trapela da fonti qualificate la Morselli ha ribadito «che - pur non essendo obbligata - ho ottemperato al precedente invito del giudice civile Claudio Marangoni di non porre in essere iniziative pregiudizievoli per la piena operatività degli impianti» dell'acciaieria di Taranto e ha rimarcato «la propria accettazione alla dichiarazione di Giuseppe Conte di una disponibilità a un dialogo finalizzato alle trattative».

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