Ilva, venerdì i sindacati convocati da Patuanelli, Gualtieri e Catalfo
Alta tensione a Genova

Il momento in cui gli agenti di polizia hanno torlo il casco in segno di solidarietà con gli operai di ArcelorMittal
di Giusy Franzese
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 15:59 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Ex Ilva: il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha convocato per venerdi pomeriggio in videoconferenza i  segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Francesca Re David, Rocco Palombella. Alla riunione, che dovrebbe fare il punto sulla trattativa con ArcelorMittal, parteciperanno anche il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e dell'Economia Roberto Gualtieri, oltre a un dirigente di Invitalia, la società pubblica che dovrebbe entrare nel capitrale di ArcelorMittal Italia. La convocazione è arrivata dopo che ieri i sindacati avevano fatto richiesta scritta al governo. Si avvicina infatti la data del 30 novembre, stabilita nell'accordo siglato a marzo scroso tra i commissari straordinari e il gruppo che ha vinto la gara per la gestione (e poi l'acquisto) dell'ex Ilva, in cui l'azienda può esercitare l'opzione di addio pagando un ticket di 500 milioni di euro. Ma sullo stato della trattativa non ci sono notizie ufficiali e quelle ufficiose spesso sono contrastanti tra di loro: si parla di accordo vicino, ma anche di rinvio delle scadenze. Di qui il pressing del sindacato sul governo. 

La convocazione arriva, tra l'altro, anche nella giornata di grande tensione che si è vissuta a Genova, dove gli operai dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano sono scesi in corteo nella città fino alla prefettura, per protestare contro l'atteggiamento di ArcelorMittal che, dopo aver licenziato qualche giorno fa tre operai, ha reagito ai picchetti davanti al varco merci  organizzati dalla Fiom come protesta, con la chiusura temporanea dello stabilimento.

Gli operai che volecano entrare si sono ritrovati infatti con il badge smagnetizzato e una lettera da parte dell'azienda di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. «Una vera e propria serrata - denuncia il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro - illegittima per il diritto del lavoro e anche per la nostra
Costituzione
». Stamane a sfilare per le vie della città erano più di 500, non solo dipendenti dell'acciaieria di Genova Cornigliano. Si sono uniti al corteo anche operai di altre aziende, da Leonardo a Fincantieri ad Ansaldo
energia. Arrivati davanti alla prefettura gli operai, dopo qualche piccolo momento di tensione, hanno ottenuto che i poliziotti schierati in tenuta antisommossa, si togliessero il casco in segno di solidarietà. Un gesto profondamente simbolico salutato con molti applausi. Il prefetto, intanto, ha convocato i vertici dei sindacati per il pomeriggio, mentre domani dovrebbe avere un incontro con l'azienda.

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