illimity conferma forte crescita in linea con budget nel 3° trimestre

illimity conferma forte crescita in linea con budget nel 3° trimestre
2 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Novembre 2022, 08:45
(Teleborsa) - illimity prosegue il proprio percorso di crescita nel terzo trimestre, con una performance finanziaria solida e in linea con le previsioni di budget, registrando un utile netto di 19,1 milioni di euro, in aumento del 21% sequenziale e del 2% rispetto all'anno precedente.

Nei nove mesi, la banca guidata da Corrado Passera riporta un utile netto di 50,6 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

La crescita è attesa in accelerazione nel quarto trimestre e si prevede che l'esercizio 2022 chiuda con un utile netto almeno pari a 75 milioni di euro, con un ROE di circa il 10%. I risultati attesi includono circa 20 milioni di euro di risultato negativo ante imposte legati all'avvio delle iniziative b-ilty, Quimmo e Hype.

Nei primi nove mesi del 2022 i ricavi si attestano a 233,6 milioni di euro, registrando una progressione del 21% rispetto ai primi nove mesi del 2021. La Divisione Distressed Credit si conferma il principale contributore, generando circa il 66% del totale ricavi dei primi nove mesi 2022. La Divisione Growth Credit continua la sua progressione raggiungendo un incremento di quasi il 60% dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2021, portando il proprio contributo ai ricavi consolidati a circa il 21%, a cui si aggiunge la Divisione Investment Banking, anch'essa in forte crescita, che contribuisce per un ulteriore 5%.

Il risultato di gestione nei nove mesi raggiunge quindi circa 93,2 milioni di euro, con un aumento di circa il 15% rispetto ai primi nove mesi del 2021.

Robusta patrimonializzazione con indicatori ai massimi livelli del sistema – con il CET1 Ratio phased-in al 18% (17,5% fully loaded) e Total Capital Ratio phased-in di 23,6% (23,1% fully loaded). Solida posizione di liquidità pari a circa 0,6 miliardi di euro a settembre 2023 e fonti di finanziamento ampiamente diversificate tra raccolta retail, corporate e istituzionale, con un costo medio della raccolta largamente stabile e pari a 1,6%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA