La decisione, insieme al severo verdetto di Moody's che, la scorsa settimana, ha tagliato il rating dell'Italia pesa non solo sui listini azionari ma anche sullo spread che è ritornato oltre quota 300 a 313 punti base, con un incremento di 12 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,55%.
Tra gli indici di Eurolandia pesante Francoforte che segna una discesa di ben -2,17 punti percentuali. Calo deciso per Londra che segna un -1,24%. Giornata no per Parigi che arretra dell'1,69%.
Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,86%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da cinque cali consecutivi, iniziata mercoledì scorso. Sulla stessa linea, chiude in retromarcia il FTSE Italia All-Share che scivola dell'1,04%.
Scivolano sul listino milanese tutti i settori. Tra i peggiori della lista di Piazza Affari, in maggior calo i comparti materie prime (-3,93%), alimentare (-3,11%) e sanitario (-2,99%).
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in primo piano Luxottica che mostra un forte aumento del 3%. Fa bene Mediaset, con un importante progresso del 2,96%. In luce Fiat Chrysler, con un ampio progresso dell'1,27%. Tonica Brembo che registra una plusvalenza dello 0,79%. I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Saipem, che ha archiviato la seduta a -4,95%.In calo Moncler che arretra del 4,10%. In apnea Tenaris che arretra del 3,94%. Tonfo di Banca Generali che mostra una caduta del 3,62%.
Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, De' Longhi (+2,24%), Cementir (+1,84%), Juventus (+1,50%) e Gima Tt (+0,72%). I più forti ribassi, invece, si sono abbattuti su Danieli, che ha archiviato la seduta a -8,53%. Lettera su Reply, che registra un importante calo del 6,92%. Affonda Datalogic, con un ribasso del 5,37%. Crolla Carel Industries con una flessione del 5,06%..
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