Virus, il tavolino diventa libero: tutti i bonus in arrivo per gli esercizi pubblici

Virus, il tavolino diventa libero: tutti i bonus in arrivo per gli esercizi pubblici
di Andrea Bassi
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Domenica 17 Maggio 2020, 09:31

Dopo oltre due mesi di chiusura, domani le saracinesche di molti negozi potranno essere tirate di nuovo su. Dai bar ai ristoranti, dai negozi di abbigliamento ai centri estetici, la fase della ripartenza non sarà semplice. Bisognerà imparare a convivere con le stringenti regole di sicurezza dettate dal governo per evitare nuove diffusioni del contagio da Covid-19. Ma chi riapre potrà contare su una serie di facilitazioni e bonus per riattivare la propria attività economica.
Prendiamo i ristoranti. Tra i tavoli ci dovrà essere una distanza minima di un metro. Meglio dei due metri che si ipotizzavano alla vigilia delle riaperture, ma i tavoli presenti nei locali saranno comunque destinati a ridursi. Per questo nel decreto rilancio (di cui ancora si attende però la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), è previsto che i ristoratori siano esentati fino al prossimo 31 ottobre dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (la Tosap). L'installazione di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all'attività di ristorazione, viene esentata dalle autorizzazioni, comprese quelle relative al paesaggio e ai beni culturali.
Per permettere a chi esercita un'attività economica di adeguare i locali, di effettuare la sanificazione e di acquistare materiale sanitario necessario all'attività, il decreto rilancio prevede due bonus sotto forma di credito di imposta. Il primo è uno sconto fiscale del 60 per cento sulle spese sostenute nel 2020, fino ad un massimo di 80 mila euro, per l'adeguamento degli ambienti di lavoro (rifacimento spogliatoi, arredi di sicurezza, acquisto di strumenti per il controllo della temperatura). Il secondo credito di imposta riguarda le spese di sanificazione. Uno sconto fiscale del 60 per cento delle spese sostenute nel 2020, fino ad un massimo di 60 mila euro. Il limite di questo sconto sono le risorse a disposizione: in tutto 200 milioni di euro. Potrebbero non essere sufficienti a coprire tutti i richiedenti.

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IL CREDITO D'IMPOSTA
Il meccanismo del credito d'imposta, ossia uno sconto sulle tasse da pagare, vale anche per il bonus di tre mesi per il pagamento degli affitti. Anche in questo caso il credito è del 60 per cento del canone dovuto. Il beneficio, però, spetta soltanto a quelle imprese che possono dimostrare di aver subito un calo del fatturato del 50 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Lo sconto potrà essere utilizzato in compensazione o in dichiarazione dei redditi. Potrà anche essere ceduto al proprietario dell'immobile come pagamento del canone di locazione. Per tutte le attività economiche che fatturano da zero a 5 milioni di euro, ci sarà anche l'aiuto a fondo perduto.

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L'aiuto sarà corrisposto a coloro che hanno subito una riduzione del 33 per cento del fatturato di aprile 2020 rispetto a quello di aprile 2019. Il contributo sarà pari al 20 per cento della perdita di fatturato per le imprese da zero a 400 mila euro di ricavi; del 15 per cento della perdita di fatturato per quelle da 400 mila a 1 milione; e del 10 per cento per quelle tra 1 milione e 5 milioni. La domanda andrà presentata all'Agenzia delle Entrate. I tempi non saranno brevissimi. Bisognerà attendere che il decreto sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e poi le istruzioni della stessa Agenzia per poter presentare la richiesta. Per i mesi di maggio, giugno e luglio, ci sarà anche uno sconto sulle bollette elettriche attraverso il taglio di 600 milioni di euro degli oneri di sistema. In pratica, per i soli utenti con potenza disponibile superiore a 3,3 kilowatt, le componenti fisse saranno rideterminate in modo da ridurre la spesa applicando una potenza virtuale di 3 kilowatt.
 

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