La riunione di ieri dell’Eurogruppo, ovvero dei ministri delle finanze e del tesoro della zona euro, si è infatti conclusa senza un documento finale condiviso che avrebbe dovuto offrire più soluzioni ai leader Ue impegnati domani nel terzo Consiglio in dieci giorni.
L’Italia, insieme a Spagna, Francia e Grecia, punta a misure non invasive delle rispettive sovranità. Eurobond e utilizzo del Mes, ma senza paletti e condizionalità, le due soluzioni evocate sinora senza successo per le resistenze ufficiali dell’Olanda e per quelle meno sbandierate della Germania.
Si tratterà ancora perché, come sostiene il commissario Ue Paolo Gentiloni, “occorre costruire il consenso” e “il confronto è l’unico modo”. I tempi si allungano, nel frattempo tocca alla Bce intervenire sul mercato, a meno che l’esplosione del Covid in aeree della Ue che si considerano immuni, non faccia precipitare la crisi e mutare idea anche a quei paesi Ue un po’ “frugali” e un po’ “paradisi fiscali”.
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