"L'inchiesta sull'incidente è a buon punto e apprenderemo la verità – dichiara il ceo di Ethiopian Airlines - Molte domande sull'aereo B-737 MAX rimangono senza risposte e prometto una cooperazione piena e trasparente per scoprire cosa è andato storto".
GebreMariam sottolinea che la formazione sulle differenze tra il B-737 NG e il B-737 MAX raccomandata da Boeing e approvata dalla Federal Aviation Administration statunitense, richiedeva una formazione basata sul computer, ma la compagnia aerea è andata oltre. "Dopo l'incidente di Lion Air ad ottobre, i nostri piloti che volano sul Boeing 737 Max 8 hanno ricevuto una formazione completa sul bollettino di servizio emanato da Boeing e sulla direttiva dell'aeronavigabilità di emergenza emessa dalla FAA statunitense. Tra i sette simulatori Full Flight che possediamo e gestiamo, due di questi sono per B-737 NG e B-837 MAX. Siamo l'unica compagnia aerea in Africa, tra le pochissime al mondo, con il simulatore di volo completo B-737 MAX. Gli equipaggi erano ben addestrati su questo aeromobile – chiosa.
Subito dopo l'incidente e in seguito alla somiglianza con l'incidente della Lion Air, abbiamo messo a terra la nostra flotta di Max 8. In pochi giorni, l'aereo è stato messo a terra in tutto il mondo. Io sostengo pienamente questo. Finché non avremo risposte, mettere a rischio altre vite è troppo. Il Ceo di Ethiopian Airlines ribadisce la fiducia in Boeing: "Siamo stati la prima compagnia aerea africana a far volare il 767, il 757, il 777-200LR, e siamo stati la seconda nazione al mondo (dopo il Giappone) a prendere in consegna il 787 Dreamliner. Meno di un mese fa, abbiamo preso in consegna altri due nuovi 737 aerei cargo (una versione diversa da quella che si è schiantata). L'aereo che si è schiantato aveva meno di cinque mesi. Nonostante la tragedia, Boeing ed Ethiopian Airlines continueranno a collaborare".
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