Di Maio avrebbe riceduto una lettera in cui l'azienda lo informava "di non essere più in grado di tenere fede all'impegno assunto nell'ottobre 2018 di investire 17 milioni nella fabbrica di Napoli, addetta alla produzione di lavatrici di fascia alta, in considerazione del calo della comanda in questo segmento di mercato". Ben altro quanto fatto intendere da Di Maio, secondo il quale l'azienda sarebbe stata intenzionata a fronteggiare la crisi e restare a Napoli.
Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico, chiede ora al suo successore di riferire nell'Aula del Parlamento, accusandolo di pentire ai lavoratori e al Paese, e difendersi dalle accuse mosse dal giornale "Politico Europe". Stessa richiesta da Forza Italia, che preannuncia alla Camera una interrogazione al governo sul caso Whirlpool e la richiesta al ministro Di Maio di mercoledì a rispondere mercoledì 19 in occasione del question time.
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