Aviazione, l'Icao celebra i 75 anni della Convenzione. Taiwan chiede di non essere esclusa dall'assemblea di Montreal

Aviazione, Icao celebra i 75 anni della Convenzione. Taiwan chiede di non essere esclusa dall'assemblea di Montreal
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Lunedì 23 Settembre 2019, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 17:26
Si apre a Montreal in Canada il 24 settembre la 40a assemblea generale dell'International Civil Aviation Organization (Icao), agenzia dell'Onu incaricata di coordinare e regolamentare il trasporto aereo internazionale con regole comuni e linee guida standardizzate a tutela della sicurezza. L'incontro, al quale partecipano tutti i 193 paesi membri, si riunisce una volta ogni tre anni per stabilire la politica dell'organizzazione, approvare i bilanci ed eleggere i 36 membri del Consiglio, l'organo esecutivo dell'organizzazione.

L'assemblea cade a 75 anni dalla firma, avvenuta nel 1944, della Convenzione sull'Aviazione Civile Internazionale (Convenzione di Chicago) che ha istituito l'Icao e che rappresenta una delle pietre miliari dell'aviazione civile moderna. Per questo da oggi e fino al prossimo 31 dicembre l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) e l'Enav, la società che gestisce il traffico aereo in Italia, celebrano questa ricorrenza con pannelli celebrativi recanti il logo dell'Anniversario posizionati sul fusto della torre di controllo dell'Aeroporto di Roma Fiumicino.







I 36 membri del Consiglio che saranno eletti nel corso della 40a Assemblea, nel prossimo mese di novembre dovranno designare il residente Icao per il triennio 2020-2022. Per tale posizione, i direttori dell'aviazione civile dei 44 Paesi Ecac (Conferenza Europea dell'Aviazione Civile) hanno selezionato, il 14 maggio del 2018, Salvatore Sciacchitano, quale candidato unico europeo. «Una conferma - si legge in una nota dell'Enac - del ruolo strategico svolto dall'Italia nel settore dell'aviazione civile, che si auspica possa portare il risultato sperato nelle elezioni del prossimo novembre".

In vista dell'apertura del summit dell'Icao, Lin Chia-lung, ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni di Taiwan, ha lanciato un appello per chiedere di non escludere l'isola dai lavori dell'assemblea. «Chiediamo ancora una volta alla comunità globale di sollecitare l'Icao a consentire la partecipazione professionale e costruttiva di Taiwan, che crediamo potrebbe notevolmente aiutare l'organizzazione a realizzare la sua visione e portare a compimento la missione di connettere il mondo», ha affermato il ministro. La Repubblica di Cina, questo il nome ufficiale di Taiwan, non è ammessa al sistema delle Nazioni Unite per il veto della Cina, che considera l'isola parte del suo territorio.

«Taiwan, situata in una posizione chiave nella regione Asia-Pacifico, ha da tempo goduto di stretti legami nel trasporto aereo con i paesi e le aree della regione - sottolinea ancora Lin Chia-lung -. La Taipei Flight Information Region (Taipei Fir), di cui Taiwan è responsabile, gestisce grandi volumi di traffico aereo nell'Asia Orientale e ha fornito servizi a oltre 1,75 milioni di voli controllati nel 2018, con un aumento del 5,8% rispetto al 2017. A partire dalla fine del 2018, i 17 aeroporti di Taiwan hanno servito oltre 68,9 milioni di passeggeri. Circa 92 compagnie aeree hanno fornito servizi da e per Taiwan, effettuando voli passeggeri e merci su 313 rotte che collegano 149 città di tutto il mondo». 

«Taiwan - continua quindi il ministro dei Trasporti di Taipei - condivide l'interesse globale a salvaguardare la sicurezza dell'aviazione regionale e globale e si impegna a contribuire all'ulteriore sviluppo dell'aviazione globale. Siamo disposti - conclude Lin Chia-lung - a condividere la nostra esperienza nello sviluppo del settore dell'aviazione e la nostra competenza tecnica nel perseguire l'obiettivo comune di uno sviluppo sicuro, ordinato e sostenibile dell'aviazione civile internazionale».

 
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