Ma nel mirino di Huawei c'è però Washington e la sua decisione di imporre sanzioni all'azienda cinese che ha convinto Boris Johnson a fare un passo indietro: "il governo degli Stati Uniti potrebbe ridurre la varietà dell'offerta nel mercato dei fornitori, danneggiando l'economia digitale europea e minando la sovranità digitale dell'Europa, che include la libertà di scegliere i propri fornitori. Ciò mette anche a repentaglio la cooperazione globale, con un conseguente innalzamento dei prezzi e un'inferiore qualità per i consumatori".
Nella nota si fa riferimento anche all'Italia: "Ci aspettiamo che il governo italiano prosegua il suo processo di digitalizzazione sulla base di criteri di sicurezza obiettivi, indipendenti e trasparenti per tutti i fornitori, preservando la diversità e la concorrenza nel mercato".
"Confermiamo la nostra piena volontà di collaborazione con le autorità italiane e i nostri clienti – aggiunge Huawei – per raggiungere i più alti standard di sicurezza It in Italia e fornire le migliori soluzioni tecnologiche".
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