"Stiamo crescendo tantissimo", ha affermato il numero uno dell'azienda, aggiungendo che "il 2018 è stato un anno di forte maturazione, il migliore dall'inizio della storia di H-FARM e sicuramente il più importante della fase post IPO".
I risultati del 2018 che anticipa evidenziano un valore di produzione superiore ai 50 milioni ed un EBITDA gestionale positivo per la prima volta dalla fondazione nel 2005. Tutto questo a dispetto dello slittamento dell'inaugurazione del Campus, che avrebbe dovuto avvenire nell'autunno del 2018 ed è stato fatto slittare di un biennio con conseguente aggravante di costi.
"Quando ci siamo quotati e vi abbiamo presentato il nostro progetto imprenditoriale, il 13 novembre del 2015 - ha ricordato Donadon - vi avevamo detto che ci sarebbero serviti almeno 3 anni per portare la società a essere uno dei player leader nell'ambito dei servizi di trasformazione digitale e dell'education, non solo entro i confini del nostro Paese".
"Oggi abbiamo una H-FARM che è riuscita a portare a bordo e integrare oltre 400 talenti in 36 mesi su tre aree di business, unite dal comun denominatore dell'innovazione digitale utilizzata per traghettare persone e aziende verso il futuro", ha afermato Donadon, ricordando l'area Innovation, che supporta le aziende nell'implementazione di processi digitali, l'area Education e l'area dedicata alle startup.
Tirando le somme dell'attività che ha visto impegnata H-Farm Donadon ha concluso: "Crediamo che la più grande soddisfazione che vi potremo dare sia una società che non solo farà profitto, ma lo farà in modo socialmente utile e autentico, lavorando e investendo sulla cosa più importante che abbiamo: l'educazione alla conoscenza e la consapevolezza del cambiamento, che non
riguarda solo i più giovani ma tutti, qualsiasi sia il loro ruolo e posizione".
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