L'esecutivo ha infatti messo in campo misure contro l'elusione, l'evasione e le frodi fiscali in quanto, ha spiegato il ministro, "la salvaguardia di questi valori diventa particolarmente cogente in questo periodo caratterizzato da stringenti obiettivi di crescita, di stabilità e affermazione della legalità". Inoltre, Gualtieri ha annunciato che per favorire i pagamenti elettronici il governo intende tagliare drasticamente i costi delle commissioni su carte e bancomat.
"Ai fini di una maggiore tracciabilità e trasparenza delle transazioni commerciali in chiave anti-evasione, il Governo intende agevolare i pagamenti elettronici riducendo drasticamente i costi delle transazioni non in contanti", ha detto Gualtieri.
L'obiettivo - ha chiarito - "è quello di promuovere un cambiamento culturale verso la modernizzazione del sistema produttivo e al tempo stesso l'evoluzione dei comportamenti dei consumatori, allineandoli a quelli più virtuosi degli altri paesi europei". Nella legge di bilancio - ha riferito - "introduciamo la concessione di incentivi per coloro che privilegiano i pagamenti tracciabili e interveniamo sugli oneri economici che al momento gravano sulle operazioni regolate elettronicamente".
Il processo riformatore del governo - ha precisato Gualtieri - è "volto non solo a evitare 23 miliardi di aumento dell'Iva ma rilanciare la crescita, l'occupazione, gli investimenti, l'innovazione, nella chiave della sostenibilità ambientale, dell'equità e della coesione sociale e territoriale".
Per sostenere misure di questa "ambizione e portata, la strada del governo - ha evidenziato - non è stata quella dell'aumento della pressione fiscale. Al contrario, nella manovra ci sono importanti interventi orientati ad alleggerirne il peso con una particolare attenzione agli individui e alle famiglie meno abbienti e ai contribuenti rispettosi delle norme, che patiscono condizioni di disparità rispetto a coloro che sistematicamente violano gli obblighi fissati dalla legge".
"Né - ha proseguito - abbiamo scelto la via dei tagli al welfare, alla sanità, alla scuola o al comparto della sicurezza, di cui anche la Guardia di Finanza è parte".
Il ministro ha quindi osservato come "a fianco all'utilizzo, grazie a un dialogo positivo con l'Unione Europea, dei necessari margini di flessibilità, il Governo ha deciso invece di rafforzare l'azione di contrasto all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali".
Infine, il titolare di via Venti Settembre ha rilevato come "tutti i fenomeni di illegalità mettono in pericolo i bilanci pubblici, la libertà negoziale, la libertà d'impresa, il libero funzionamento del mercato e il risparmio, ovvero gli assi portanti della nostra Costituzione economica".
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