Grindr, la società di Tamburi e Berlusconi jr stacca assegno da 260 milioni per l'app di incontri gay

Grindr, la società di Tamburi e Berlusconi jr stacca assegno da 260 milioni per l'app di incontri gay
di Rosario Dimito
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Martedì 21 Gennaio 2020, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 21:29

Il suo nome dice poco a molti, ma Bending Spoons è un'azienda italiana tech fondata da quattro amici, che hanno allargato il capitale a soci di rango, tra le prime nove al mondo davanti a giganti del web come Netflix e con una crescita progressiva a due cifre, che adesso va all'assalto del mercato Usa. Ai primissimi posti del pianeta per download di app, la startup italiana è pronta a lanciare una maxi-offerta sulla californiana Grindr, un'altra azienda internet nata sei anni fa per favorire la connessione tra gay e bisex che ha dato vita a una comunità che oggi è composta da 4 milioni di utenti.

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Alla fine della scorsa settimana, un pool di grandi banche italiane guidate da Intesa Sanpaolo e Banco Bpm, secondo quanto risulta al Messaggero, ha sottoscritto un committment con la società italiana, fondata nel 2013 a Copenhagen da Luca Querella, Francesco Patarnello, Luca Ferrari, Matteo Danieli, quattro amici amanti della rete e delle sue evoluzioni che l'anno dopo l'hanno trasferita a Milano.

CORSA NELLA RETE
Presso lo studio legale Simmons & Simmons, è stato firmato il contratto di finanziamento da 260 milioni di dollari (234,5 milioni di euro). Di questa somma, Intesa Sp e Banco Bpm partecipano con più di 100 milioni, Illimity e Banca Ifis coprono 35 milioni.

L'offerta della startup italiana dovrà vedersela con quella di un rivale, un family office americano che però offre meno e quindi dovrebbe essere tagliato fuori anche perché alle spalle non avrebbe lo stesso supporto finanziario.
Bending Spoons vanta un ebitda di circa 35 milioni di euro, più di 180 milioni di download totali, 13 milioni di utenti attivi al mese, centinaia di migliaia di persone che ogni giorno scaricano una delle loro 20 app e un fatturato ben superiore a 11 milioni. Ai quattro amici-partner che hanno dato vita all'iniziativa, dall'estate dello scorso anno si sono aggregati come soci di minoranza, sottoscrivendo azioni di categoria E, StarTip (braccio finanziario di Gianni Tamburi), H14, la holding facente capo a Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, Nuo Capital, un fondo con capitale asiatico ma guidato da Tommaso Paoli (ex top manager di Banca Imi). A gennaio 2016, il 60% di Grindr è stato rilevato da Beijing Kunlun Tech Company, società cinese di videogame, per 155 milioni di dollari.

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