«Grappa, rischio paralisi della produzione
per i costi di energia e vetro»

Allarme dei produttori di grappa
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Lunedì 19 Settembre 2022, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 23:17

Il settore distillatorio italiano sta vivendo una gravissima crisi che può portare diversi produttori al blocco di produzione per l’anno in corso», dichiarano il presidente di AssoDistil Antonio Emaldi e il presidente del Consorzio nazionale grappa Sebastiano Caffo. «I costi del vetro, aumentato di un ulteriore 25% nel solo mese di settembre, come quello del metano e di tutte le altre fonti energetiche stanno scoraggiando il settore a produrre grappa e acquaviti. SI rischia la paralisi. Nel caso si avverasse questo scenario si avrebbe un danno enorme e incalcolabile per un prodotto rappresentativo ed iconico del made in Italy nel mondo quale è la grappa. Per questo chiediamo con forza un intervento a sostegno del settore da parte del Governo», rimarcano i due presidenti.

«Rappresentiamo 57 aziende che concorrono per il 95% circa alla produzione nazionale di acquaviti e di alcole etilico da materie prime agricole e da biomasse e queste realtà sono allo stremo - ricordano Ermaldi e Caffo - in una missiva del maggio scorso avevamo già investito del problema il ministro Giancarlo Giorgetti senza avere risposte e aiuti». «Già allora - proseguono - evidenziavamo come il drammatico aumento dei costi energetici, oltre il 400% per il metano nei primi 4 mesi dell’anno, ponesse la categoria in un’enorme difficoltà.

Questa tempesta perfetta si è ulteriormente aggravata e le prospettive nell’immediato appaiono drammatiche».

«Rinnoviamo con forza l’invito già avanzato a maggio al ministro Giorgetti perché si giunga a una mitigazione dei costi delle materie prime e a una riduzione delle accise sulle bevande spiritose del valore di Euro 2,50/L anidro in modo da preservare la filiera nazionale» concludono Ermaldi e Caffo.

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