La misura era stata anticipata lo scorso gennaio senza indicare una data di entrata in vigore ed è stata decisa in seguito ai forti disagi registrati, lo scorso dicembre, nel periodo di Natale, presso lo scalo londinese di Gatwick a causa molteplici avvistamenti di droni nell'area aeroportuale. Le numerose incursioni non autorizzate nei pressi dell'aeroporto hanno portato alla chiusura dello scalo per 36 ore con la cancellazione di numerosi voli e oltre 120mila persone lasciate a terra.
"La legge dice chiaramente che far volare un drone vicino a un aeroporto è un atto criminale" ha affermato il Segretario britannico ai Trasporti Chris Grayling. "L'estensione della "no fly zone" – ha aggiunto – permetterà rendere i nostri aeroporti più sicuri".
Per chi non rispetterà le norme le conseguenze sono molto serie. Facendo volare un drone o un aeromodello in una zona non autorizzata si rischia, infatti, una pena che va dai 5 anni di carcere all'ergastolo. E il Governo britannico sta introducendo nuove norme volte ad aumentare ulteriormente i controlli sull'utilizzo dei droni.
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