Governo, le ipotesi di Meloni per il dossier energia: da D'Amato a Scaroni

Governo, le ipotesi di Meloni per il dossier energia: da D'Amato a Scaroni
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Martedì 11 Ottobre 2022, 14:30
(Teleborsa) - C'è soprattutto la crisi energetica tra i dossier che Giorgia Meloni continua ad approfondire in prima persona, uno tra i più delicati che si troverà ad affrontare con il nuovo governo.

Passate le consegne, l'idea dell'attuale ministro della Transizione energetica, Cingolani sarebbe quella di tornare a fare il manager. Meloni ha valutato attentamente la possibilità di affidare ancora a lui il dossier energia, questa volta nella veste di "commissario per l'energia". Ma Cingolani non sembra disposto a cambiare idea. "C'è un tempo per i tecnici e un momento, che credo sia giunto, in cui il Parlamento si deve riappropriare delle proprie prerogative e fare delle scelte politiche. E il mio tempo da questo punto di vista è finito", ha infatti detto al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, nell'intervista ai Green Talk di Rcs Academy, rispondendo alla domanda su un suo possibile ingresso nel nuovo esecutivo.

Roberto Cingolani non è però l'unico nome sul tavolo per ricoprire una delle posizioni che Giorgia Meloni vorrebbe riservare ad esperti, "magari di area" come ha sostenuto. Tra i nomi su cui punta molto c'è Antonio D'Amato, imprenditore napoletano, ex presidente di Confindustria dal 2000 al 2004. D'Amato avrebbe già dato una prima disponibilità a un super ministero dello Sviluppo economico che riassorbirebbe tutte le deleghe sull'energia, e la gestione delle grandi aziende controllate del settore, da Eni a Enel e altre. Di fatto si svuoterebbe il ministero della Transizione ecologica che potrebbe tornare nella formula più classica dell'Ambiente.

In ballo c'è però anche un'ulteriore ipotesi, quella cioè di istituire un ministero all'Energia. Il nuovo dicastero supererebbe l'attuale accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello precedente che la prevedeva invece in capo allo Sviluppo economico. Un ministero di questo tipo sottolineerebbe l'importanza del tema energetico e potrebbe essere affidato a una personalità già affermata nel settore: in questo caso, infatti, l'idea potrebbe essere quella di coinvolgere nel nuovo esecutivo Paolo Scaroni, già amministratore delegato di Enel ed Eni.

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