"Anche prima delle notizie su Omicron, il quadro del rischio stava già diventando più difficile semplicemente sulla base della corsa a un tapering accelerato, della prospettiva di una diminuzione del supporto dei dati macroeconomici e di una probabile ripresa stagionale nei tassi dei casi Covid", si legge in un rapporto redatto da Dominic Wilson. "Con un minor numero di catalizzatori positivi all'orizzonte nel periodo tra qui e il FOMC di dicembre (14 e 15 dicembre, ndr), sospettiamo che le preoccupazioni potrebbero dover crescere ulteriormente prima che sia possibile un sollievo duraturo", afferma lo strategist della società finanziaria statunitense.
"Ironia della sorte - aggiunge Wilson - la stessa paura dell'Omicron potrebbe ora creare le migliori possibilità di sollievo nelle prossime settimane, o perché le notizie in arrivo sono migliori di quanto si teme o perché ciò spinge i responsabili delle politiche monetarie a prendere una posizione più cauta verso l'inasprimento" delle politiche monetarie stesse.
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