"Occorre – ha sottolineato – e su questo stiamo lavorando, trovare soluzioni che consentano da un lato il rispetto della normativa e allo stesso tempo permettano ad operatori autorizzati e vigilati di continuare ad operare in un settore sicuramente importante anche per l'economia". Sabatini ha invitato a non sottovalutare iniziative di "sensibilizzazione", con il fine di "formare" le imprese e renderle sempre più consapevoli del quadro normativo di riferimento e degli adempimento anche in tema antiriciclaggio, ribadendo la volontà dell'Associazione di proseguire nel confronto con tutti i soggetti interessati.
"Sulla base delle informazioni che provengono dai nostri associati – ha spiegato Sabatini – la problematica del mantenere o porre in essere rapporti di conto corrente con imprese del comparto giochi tende ad essere riconducibile a situazioni specifiche e ben circostanziate, motivate dalle puntuali indicazioni rivenienti dal quadro normativo in materia di antiriciclaggio, che le banche sono tenute a rispettare".
I parlamentari hanno riferito di lettere o email inviate ai correntisti dagli istituti che comunicavano la chiusura del conto corrente a titolari e anche a dipendenti di società del settore dei giochi. Il direttore generale dell'ABI ha risposto sottolineando che la valutazione dell'associazione "è basata sul quadro generale e di visione globale e quindi prescindendo dai singoli casi". "Detto questo – ha precisato Sabatini – e comprendendo le difficoltà del settore che ci sono state rappresentate anche negli incontri con le associazioni di categoria dei grandi e dei piccoli, credo sia assolutamente necessario l'approfondimento sulle soluzioni, sicuramente occorre una modalità che effettivamente" garantisca "gli obiettivi della tutela dell'impresa, dei lavoratori e anche della legalità".
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