Gentiloni: «Patto di stabilità da adeguare. Non ci sono segnali di ripresa fino al 2021»

Il patto di stabilità è stato pensato in un momento di crisi, e ora va rivisto. Lo dice
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Lunedì 9 Dicembre 2019, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 17:32
Il commissario europeo Paolo Gentiloni, in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung: «Il patto di stabilità è stato pensato in un momento di crisi, e ora va rivisto».

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 «Dobbiamo mettere in chiaro che queste regole sono nate in un momento particolare, nel contesto di una crisi. Ora però da questa crisi siamo fuori». «E abbiamo altre sfide davanti a noi: la lotta al cambiamento climatico e il pericolo di avere, per un lungo periodo, una crescita bassa e una bassa inflazione». «In questo contesto le regole europee devono essere gradualmente adeguate».



«Non applicherò due pesi e due misure» rispetto all'Italia. Lo dice il commissario europeo Paolo Gentiloni, in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung, a proposito delle riserve sulla sua imparzialità sulla situazione italiana e sul bilancio. «La presidente von der Leyen ha più volte ripetuto quanto sia importante usare la flessibilità», ha poi aggiunto.

«Non ci sono al momento attendibili previsioni sulla possibilità che nel 2020 e 2021 ci sia un 'rebound' della crescita significativo» dopo che l'Eurozona ha visto una frenata quest'anno a circa l'1,1% contro una media degli anni scorsi del 2%.
Lo ha detto il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni durante il Rome Investment Forum 2019. «Non siamo alla vigilia di una recessione ma di un rallentamento» - ha detto Gentiloni - concentrato nel settore manifatturiero e nei Paesi e settori più esposti a export e scambi, non a caso Germania e Italia.
 
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