Generali, spunta l'asse Caltagirone-Del Vecchio in vista del rinnovo del Board

Generali, spunta l'asse Caltagirone-Del Vecchio in vista del rinnovo del Board
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Lunedì 13 Settembre 2021, 08:45
(Teleborsa) - Nasce un asse Caltagirone-Del Vecchio sulle Generali, dopo i recenti acquisti di quote da parte della coppia di imprenditori, che sono arrivati a detenere insieme quasi l'11% del capitale del Leone di Trieste. Delfin, la holding lussemburghese di Leonardo Del Vecchio, e una serie di società controllate da Francesco Gaetano Caltagirone, hanno stipulato un Patto di consultazione in Generali, apportando congiuntamente una quota del 10,948% del capitale (oltre 173 milioni di azioni), in vista dell'assemblea della primavera 2022, quando i soci saranno chiamati ad approvare il bilancio 2021 ed il rinnovo de CdA. Ma i giochi si consumeranno ben prima di quel periodo, forse al CdA convocato per il 27 settembre, quando si potrebbe affrontare il tema della lista per il cdA.

Dall'avviso a pagamento pubblicato sui quotidiani, emerge che il Patto di consultazione si concretizza "nell'impregno delle parti di consultarsi in merito alle materie poste all'ordine del giorno dell'assemblea", in particolare alla nomina del CdA, "al fine di meglio ponderare i rispettivi autonomi interessi rispetto a una più profittevole ed efficace gestione" del gruppo assicurativo "improntata alla modernizzazione tecnologica dell'attività caratteristica, al posizionamento strategico dell'impresa, nonché alla sua crescita in una logica di mercato aperta, trasparente e contendibile".

Il nocciolo della questione ruota attorno alle nomine ed in particolare alla figura del Ceo Philippe Donnet, che da tempo viene indicato in uscita dal Gruppo assicurativo. E c'è già chi ipotizza i papabili alla successione, ad esempio un ritorno dell'ex Ad Sergio Balbinot o l'arrivo dell'ex Ad di MPS Marco Morelli.

La vera storia è che si profila un braccio di ferro a colpi di candidature in vista della prossima assemblea, da un lato il Board sostenuto da Mediobanca, titolare del 12,93% del capitale, che chiederà di rinnovare l'incarico di Donnet, facendo leva sul raggiungimenti di tutti i target del Piano e sulla consolidata esperienza del manager francese; dall'altro la coppia di imprenditori, che presenterà una propria lista di candidati, chiedendo al nuovo CdA un "salto di qualità", qualcosa di più dei risultati già brillanti portati dall'attuale Ceo. Alla fine l'ago della bilancia sarà il mercato, in particolare gli investitori istituzionali, che all'ultima assemblea hanno pesato per il 24% del capitale.

Frattanto, IVASS e Consob stanno seguendo con grande attenzione l'evolversi della vicenda, soprattutto l'authority di regolamentazione del mercato, che guarda con una certa apprensione alla doppia partecipazione di Del Vecchio e Caltagirone in Generali e nella controllante Mediobanca, con il patron di Luxottica che detiene la quota massima a ridosso del 20% in Piazzetta Cuccia ed il costruttore romano che è già arrivato ad una quota del 3% con facoltà di salire fino al 5% del capitale.


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