Gather, l'ombra della Brexit all'evento dedicato alle PMI innovative

Gather, l'ombra della Brexit all'evento dedicato alle PMI innovative
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Lunedì 21 Gennaio 2019, 17:15
(Teleborsa) - Oltre 500 PMI di tutta l'area Emea (Europa, Medioriente Africa) partecipano oggi a Gather, l'evento paneuropeo volto a celebrare le aziende che utilizzano Facebook e Instagram per far crescere il proprio business. Ospitato dalla società di Mark Zuckerberg nella suggestiva cornice del Croke Park Stadium di Dublino, città dove ha sede l'International Headquarters di Facebook, l'evento vede la partecipazione di circa 25 piccole e medie imprese italiane.

Una giornata pensata per essere di ispirazione alle centinaia di imprenditori e Ceo provenienti da tutta Europa, incoraggiandoli, attraverso la presentazione di storie di successo, a portare la loro attività al livello superiore. Tra le tematiche affrontate nelle diverse conferenze e workshop previsti vi sono le soluzioni per la misurazione dei risultati, la pianificazione di campagne di successo, le modalità per far crescer il proprio business a livello internazionale. E, ancora, la "Story School" la "Messenger School", per imparare a creare e utilizzare a livello professionale le storie e utilizzare le potenzialità dei servizi di messaggistica.

Sul palco in rappresentanza dell'Italia è salita Martina Cusano, co-fondatrice insieme alla sua socia Elisa Tattoni, di Mukako, realtà che rappresenta un punto di riferimento dell'ecommerce nel settore degli articoli dell'infanzia, esempio di come i social possono risultare determinanti nella creazione di un prodotto di successo.

Il discorso di Sheryl Sandberg – "Questa è una delle piattaforme più importanti per creare occupazione" ha affermato Sheryl Sandberg, Chief Operatinf Officer di Facebook salutando le PMI intervenute e annunciando l'apertura di una nuova sede a Dublino con l'assunzione di altri mille dipendenti. Nel suo discorso non è mancato un accenno ai "momenti duri attraversati da Facebook negli ultimi anni" e alle strategie intraprese dalla società per affrontare le sfide derivanti dalla sua espansione globale.

L'intervento di Helen McEntee – "La Brexit è tra le principali minacce non solo per l'Europa ma anche per Regno Unito. Noi non la vogliamo". Nel suo atteso intervento a Gather, il ministro irlandese per gli Affari europei, Helen McEntee, ha ribadito la sua "delusione per la decisione presa dalla Gran Bretagna" esprimendo preoccupazione per l'impatto che l'uscita del Regno Unito potrà avere sull'Irlanda. "Mancano meno di 70 giorni e ci stiamo avvicinando all'ipotesi di una Brexit senza accordo.
Juncker ha detto che serve chiarezza sul modo di procedere ma dopo due anni e mezzo ancora non c'è", ha affermato McEntee. Una "confusione" che per il Ministro "minaccia seriamente l'Accordo del Venerdì Santo" che nel 1998 ha rappresentato il momento più importante del processo di pace in Irlanda del Nord. "L'esplosione ieri di un ‘altra bomba in Irlanda del Nord ci fa capire che dobbiamo anticipare i problemi" ha affermato McEntee augurandosi che via sia "un periodo di transizione che accompagni la Brexit dando la possibilità di ridefinire i rapporti anche dal punto di vista commerciale". Tra i settori più a rischio quello dell'agroalimentare sul quale incideranno maggiormente i problemi legati all'esportazione. "Ci stiamo preparando a incrementare il personale che si occupa di dogane" ha affermato il Ministro aggiungendo che l'intenzione dell'Irlanda è quella di "mantenere un rapporto armonioso con la Gran Bretagna, proteggere l'unione doganale e salvaguardare il commercio con l'Ue". "Ad oggi non so come andranno le cose, sono onesta" ha concluso il Ministro. Ma, ha assicurato "nessun passo indietro sul backstop".
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