Gas, senza le forniture dalla Russia l'Italia che cosa rischia? Domande e risposte

Gas, senza le forniture dalla Russia l'Italia che cosa rischia?
4 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Aprile 2022, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 19:18

Forniture di gas russo all'Italia: che scenario ci attende? Fino a quanto possono essere ridotte per non causare problemi irrisolvibili oltre a quelli pesanti già patiti per il rincaro delle bollette? Perché l'Italia è finita nell'elenco dei paesi ostili alla Russia anche se di fatto non sono ancora scadute le date dei pagamenti che "devono" essere effettuati in rubli?

Gas russo, come ha fatto la Polonia a rendersi indipendente? Scorte sotterranee e nuovo gasdotto (operativo dal 1° maggio)

Ucraina, diretta. Germania: ok a invio armi pesanti a Kiev. Nato: accoglieremo Svezia e Finlandia a braccia aperte

Quanto dipende l'Italia dal gas proveniente dalla Russia?

L'Italia importa dalla Russia 29 miliardi di metri cubi, ovvero il  40% del proprio fabbisogno.

Ne produce internamente solo il 5% del fabbisogno. 

Quali sono le scadenze dei pagamenti che preoccupano l'Italia?

Non è facile individuare una sola scadenza anche perché molti contratti non sono stati sottoscritti direttamente da grandi aziende come Eni, ma una fitta rete di intermediari. Entro maggio, verso la metà del mese, Gazprom attende il pagamento di una ingente fornitura.   

Quali paesi stanno già pagando in rubli, cedendo di fatto al ricatto di Mosca che intende così vendicarsi della sanzioni scattate dopo l'aggressione russa all'Ucraina.

Secondo Bloomberg sono almeno 10 i paesi europei che si sono adeguati accendendo i conti con Gazprombank per cambiare gli euro in rubli (un altro grave danno). Per ora l'Italia rientra fra i 21 paesi considerati "ostili" anche se società italiane avrebbero proprio in questi giorni acceso i conti  per pagare in rubli.

Quali paesi sono stati per ora "tagliati" dalla fornitura?

Polonia e Bulgaria, ma entrambi i paesi non sarebbero così dipendenti dalla forniture russe come l'Italia o, ancora peggio, la Germania che compra da Mosca 43 miliardi di metri cubi l'anno, ovvero il 51% del proprio fabbisogno.

Come rimpiazzare in Italia la forniture russe se si arrivasse a un blocco parziale o totale dei gasdotti?

Serve tempo e potremmo non averlo perché anche i recenti accordi con paesi produttori (ad esempio Algeria e Qatar) devono essere definiti nei dettagli e inoltre l'uso delle navi per il trasporto allunga i tempi delle consegne. La Libia e i suoi gasdotti? Non è facile trattare con Tripoli in questi anni. 

L'Italia può aumentare la produzione di energia da altre fonti quali il carbone che ci si augurava sarebbero sempre state meno usate?

Lo farà con l'intento di limitare il periodo di impiego di centrali a carbone che potrebbero fornire 3,5 milioni di metri cubi l'anno. Saranno inoltre riesaminati gli impianti di estrazione nel mare Adriatico e in Sicilia per aumentarne la produttività. 

A che prezzo può arrivare il gas?

In altri paesi europei è arrivato a picchi vicini ai 120 euro Mwh (megawattora ovvero un milione di wattora) per  scendere vicino a 100 euro, ma anche con questo prezzo alcune produzioni non sarebbero più sostenibili e molte aziende saranno costrette a fermarsi. Il Governo ha varato a più riprese misure per sostenere le famiglie.

Se l'Ue deciderà per l'embargo del gas russo si arriverà al razionamento, ai distacchi programmati? 

Possibile, anche se l'Ue non si è prenunciata sull'embargo ma su ulteriori sanzioni ad esempio sul petrolio. E bisogna sfruttare tutta la primavera e tutta l'estate, quando i consumi di gas diminuiscono, per fare scorte da altri fornitori  in vista della stagione invernale: bisogna triplicare le attuali scorte per arrivare alla soglia di sdel 90%. In mancanza del gas russo e in attesa di rimpiazzarlo il governo sta esaminando l'ipotesi di distacchi programmati e di raziamento. Per ora sono state varate misure di mantenimento dei consumi, ad esempio dei condizionatori, ma si tratta di piccole mosse rispetto alle necessità effettive che di dovranno affrontare.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA