FS Italiane, Piano 2022-2031 mette a terra 190 miliardi di investimenti per la mobilità del futuro

FS Italiane, Piano 2022-2031 mette a terra 190 miliardi di investimenti per la mobilità del futuro
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Lunedì 16 Maggio 2022, 14:00
(Teleborsa) -
Il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presentato oggi a Roma dall'Amministratore delegato Luigi Ferraris e dalla Presidente Nicoletta Giadrossi punta alla realizzazione di oltre 190 miliardi di investimenti per imprimere un'accelerazione agli investimenti e, con una visione di lungo periodo, dare maggiore certezza all'esecuzione delle opere nei tempi previsti.

"Lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti, - ha sottolineato l'Amministratore delegato di FS Italiane Luigi Ferraris - i servizi di mobilità calibrati sulle diverse esigenze dei nostri clienti. Intendiamo promuovere un trasporto collettivo multimodale, e più sostenibile anche in ambito urbano, raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, contribuire alla transizione ecologica non solo rendendo più attrattivo l'uso del treno, il mezzo più ecologico per eccellenza, ma anche autoproducendo da fonti rinnovabili almeno il 40% del nostro consistente fabbisogno energetico".

"Ci attendono grandi sfide, una nuova domanda di mobilità, un graduale ritorno alla normalità, la richiesta di un servizio di eccellenza", ha affermato il manager, aggiungendo che questo significa "focalizzarsi sui bisogni del passeggero ed impegnarsi per essere credibili".

Di qui la necessità di una nuova struttura organizzativa che punta su quattro poli - infrastrutture resilienti, passeggeri, logistica, sistema urbano - ciascuno con precise responsabilità e obiettivi strategici, i cui fattori abilitanti sono le persone, le competenze, l'innovazione, il digitale, la connettività e capillarità.

La Presidente Nicoletta Giadrossi ha voluto sottolineare l'importanza della sostenibilità ed i tre pilastri ESG che orientano la strategia di Gruppo con l'inserimento di precisi KPI nell'ambito dei target strategici: da quelli di carattere ambientale, a quelli sociali, che fanno perno sulle persone e sulle competenze, per non dimenticare la governance che è l'architrave su cui si fonda la strategia.

Nel piano è dedicato molto spazio alla transizione ecologica, con attività di efficientamento e riduzione dei consumi, ma anche iniziative per valorizzare i propri asset e produrre energia da fonti rinnovabili, in modo da garantire la copertura di almeno il 40% del fabbisogno del Gruppo.

A livello internazionale si punta a generare ulteriore valore nei Paesi dove il Gruppo FS è già presente, come Francia, Spagna, Germania, Grecia, Olanda e Regno Unito.

Lato economico, i ricavi del Gruppo FS nel 2031 sono attesi in crescita attorno ai 22,5 miliardi di euro e l'EBITDA a 3,9 miliardi, con una crescita media annua (CAGR) nell'arco di piano rispettivamente pari al 6,9% e all'8,2%.


La nuova organizzazione divisa in quattro poli

Las divisione "Infrastrutture" farà capo a RFI, con il contributo di Anas ed Italferr. Sono previsto per RFI 110 miliardi euro investimenti, entro il 2031, per giungere ad un aumento della capacità ferroviaria del 20% e ad una forte riduzione dei tempi di percorrenza (Napoli-Bari in appena due ore). Per Anas sono programmasti investimenti per 50 miliardi di euro in manutenzione ordinaria, straordinaria e sviluppo della rete.

La divisione "Passeggeri" sarà sotto la guida di Trenitalia e punterà ad un trasporto multimodale, integrato, economico e sostenibile. La figura centrale sarà il cliente a cui verranno offerte soluzioni modali su misura basate sui bisogni individuali.

Il polo della "Logistica" punta al raddoppio del trasporto merci su rotaia. Oggi in Italia la quota merci su ferrovia è dell'11% che si punta a portare almeno al 30%, in linea con le indicazioni UE, raddoppiando anche la quota di del Gruppo FS attorno al 10% in arco piano. Si punta ad incentivare il trasporto multimodale, l'offerta integrata (rotaia e gomma) con investimenti sui terminali multimodali, che il gruppo sta programmando in Italia ed Europa.

Il polo "Urbano" infine racchiude tutte le soluzioni di intermodalità e logistica di primo ed ultimo miglio, la rigenerazione dei sistemi cittadini, la valorizzazione del patrimonio immobiliare (24 milioni metri quadrati per realizzare 20mila posti auto, punti ricarica elettriciecc), attraverso partnership volte ad una sempre più efficiente gestione degli asset.

I fattori abilitanti: persone e innovazione

Fra i fattori abilitanti del Piano vi sono le oltre 82mila persone che lavorano nel Gruppo FS, le loro competenze, la loro motivazione e valorizzazione. Un percorso che iniziando dalla formazione continua rivede completamente le politiche di recruiting e fa perno sulle collaborazioni con le università.

Altro fattore abilitante l'innovazione e soprattutto la digitalizzazione, per rendere gli utenti più connessi e cogliere le opportunità offerte da un'innovazione più pervasiva, facendo leva anche sull'importazione di esperienze esterne. Una digitalizzaizone che viene "umanizzata" - sottolinea Ferraris - e che non intende lasciare indietro nessuno.

Nuova campagna "Un tempo nuovo"

Con il Piano prende il via anche la nuova campagna istituzionale "Un tempo nuovo" a voler sottolineare l'importanza del momento storico che stiamo vivendo - ha sottolineato l'Ad del Gruppo FS - dopo due anni di pandemia e degli sconvolgimenti internazionali come non si erano visti mai dopo la seconda guerra mondiale. Una nuova sfida , una visione nuova della vita e una conquista della leggerezza che può avvenire soltanto con strumenti solidi, qualità e valore.
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