E' quanto rende noto l'Insee secondo cui i disavanzo, che non include enti locali e spesa sanitaria, è salito infatti al 114% del PIL attestandosi a 2.638,3 miliardi in aumento di circa 200 miliardi di euro, +12,7 punti rispetto alla fine di marzo. Si tratta del più ampio aumento trimestrale da quando l'Insee pubblica questo indicatore, ovvero dal 1995.
Una parte dell'aumento del debito è legato alle esigenze delle amministrazioni pubbliche di far fronte a "future esigenze di finanziamento legate alla crisi sanitaria", ha spiegato l'Istituto di statistica francese.
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