La Federal Reserve statunitense ha promesso di nuovo di essere "paziente" lasciando i tassi al 2,25-2,5%. Soprattutto l'istituto, guidato dal Presidente Jerome Powell, ha fatto sapere che al momento non intravede segnali tali per cui da qui a fine anno possa esserci un aumento del costo del denaro rispetto ai livelli attuali. Di conseguenza, eventuali rialzi sono rimandati al 2020.
Inoltre, ritornano le preoccupazioni di un rallentamento dell'economia mondiale: la Fed ha tagliato le sue previsioni di crescita per gli USA, il cui outlook resta "positivo", ha precisato Powell in conferenza.
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