Il Fondo Monetario Internazionale è allarmato: l'economia dell'Ucraina potrebbe crollare fino al 35% quest'anno se l'invasione della Russia dovesse trasformare il conflitto in corso in una guerra prolungata. Le previsioni iniziali elaborate dal Fmi sono state corrette in base alla perdita delle infrastrutture, all'emigrazione arrivata a oltre 2,7 milioni di ucraini, al blocco totale del commercio e all'aumento del costo dell'energia. Una prima previsione, fatta durante i primi giorni del conflitto, calcolava un calo dell'economia nazionale al 10% ma vedendo l'andamendo generale degli eventi, la stima finale è stata aggiornata anche in base a quello che è accaduto in altri paesi squassati da conflitti devastanti, come l'Iraq e la Siria.
La scorsa settimana il Fmi aveva annunciato un pacchetto di 1,4 miliardi di dollari di sostegno per far fronte ai crescenti costi finanziari.
Il precedente conflitto russo-ucraino con l'annessione della Crimea da parte di Mosca, aveva portato l'economia dell'Ucraina a contrarsi del 6,6% nel 2014 e di un ulteriore 10% nel 2015. Se Kiev piange anche non mosca ride: il Fondo Monetario Internazionale calcola che anche la Russia è destinata a subire una profonda recessione dal prolungamento della guerra a causa del «deterioramento della sicurezza alimentare, dell'impennata del processo energetico e delle materie prime, dell'aumento delle pressioni inflazionistiche, dell'interruzione della catena di approvvigionamento»