Fondi Pnrr, il Cisal: «Il rischio di ampliare i divari esistenti tra Nord e Sud è molto alto»

Fondi Pnrr, il Cisal: «Il rischio di ampliare i divari esistenti tra Nord e Sud è molto alto»
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 18:04

Nella sala “Caduti di Nassirya” a Palazzo Madama oggi 13 aprile sono state affrontate le proposte ma anche le preoccupazioni espresse dalla Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori legate alla pianificazione e alla progettazione dei fondi del Pnrr al Sud. Il segretario generale Cavallaro si è rivolto alla platea evidenziando che «la Cisal vuole continuare a puntare i riflettori sulla necessità che il cambiamento possa avvenire in tutte le regioni del meridione d’Italia sfruttando le risorse del Pnrr. Somme destinate, per una grossa fetta di esse, proprio a colmare i divari territoriali tra nord e sud. Negli ultimi giorni il presidente Draghi ha detto che non possiamo permetterci di sprecare le risorse del Pnrr destinate al Sud. Ma il rischio che questo straordinario strumento anziché diminuire possa, paradossalmente, ampliare i divari esistenti tra Nord e Sud è molto alto».

L’ultimo allarme, in questo senso, è arrivato dallo Svimez  secondo cui «l’obiettivo del 40% al Sud è ancora lontano».

Ancora prima era stata la Corte dei Conti a parlare di scarsa disponibilità di strutture tecniche a sostegno delle capacità progettuali delle amministrazioni territoriali. Non una novità, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, culla di Regioni, Comuni, in balia di dissesti finanziari, apparati burocratici fragili, carenza di risorse umane e di professionalità necessarie alla gestione delle varie attività previste. «La Cisal - ha rimarcato Cavallaro - crede sia fondamentale l’instaurazione di una forte interazione tra governo centrale, regioni, imprese, sindacati, enti locali che partendo dalla spinta delle risorse del Pnrr, mediante la istituzione di un tavolo di confronto, riallinei gli squilibri creati negli anni da scelte sbagliate». 

Tra i relatori anche del Direttore Generale del Centro Studi delle Camere di Commercio “G. Tagliacarne”, Gaetano Fausto Esposito, collegato via streaming, per il quale «i fondi del Pnrr rappresentano un'importante opportunità, visto che si tratta di 86 miliardi, che deve essere colta superando alcuni rischi. In primo luogo che le caratteristiche di allocazione competitiva di una parte consistente di queste risorse si scontrino contro la difficoltà delle amministrazioni locali di non essere in grado di esprimere un'adeguata progettualità. Se quindi serve un Patto - ha concluso - questo è utile e urgente che si attivi a livello locale tra istituzioni, imprese e corpi intermedi, per costruire l'ultimo miglio degli interventi del Pnrr, e monitorarne gli effetti. Il tutto accompagnato da una robusta dose di sostegno tecnico ai diversi soggetti attuatori per consentire il rispetto dei target prefissati e la qualità delle iniziative».

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