​Fondazione Cr Firenze, Tombari lascia dopo 5 anni: distribuiti 170 milioni al territorio

Umberto Tombari, presidente Fondazione CR Firenze
3 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Maggio 2019, 16:05
La Fondazione Cr Firenze «è oggi ben indirizzata, è un'istituzione sana: credo che ci sarà una continuità con chiunque verrà a sostituirmi, anche perché oggi la Fondazione è su solidi binari, e credo che su questi binari debba proseguire». Lo ha affermato Umberto Tombari, presidente uscente della Fondazione, alla presentazione delle attività svolte negli ultimi cinque anni dall'ente fiorentino.

«Oggi la Fondazione è profondamente diversa, moderna, capace di stare in questa società», ha spiegato Tombari, sottolineando il crescente interesse rivolto in questi anni verso progetti di carattere sociale. «In un momento in cui lo Stato - ha osservato - fa sempre più fatica a entrare in ambiti di welfare, le fondazioni di origine bancaria, che sono soggetti no profit, non possono non prendersi la responsabilità di entrare sempre di più nel sociale, nella formazione, nell'istruzione».

Un ruolo che può e deve essere, secondo Tombari, anche di sostegno sociale al Paese.«L’Italia, infatti, povera di capitali privati, può ottenere grandi benefici da risorse e competenze erogate delle Fondazioni, per il sostegno a un welfare pubblico in difficoltà. Risultati che si possono raggiungere solo salvaguardando l’autonomia degli enti, rispetto al settore pubblico, verso il quale aprire un dialogo e una collaborazione proattiva», ha sottolineato ancora il presidente dell'ente fiorentino.

Tombari ha poi ricordato che il totale attivo della Fondazione fiorentina è aumentato da 103 milioni del quinquennio precedente a 379,9 dell’attuale. La liquidità è passata dai 31,7 milioni del 2014 ai 256,2 milioni del 2018. Il patrimonio netto è aumentato di 354,9 milioni (era aumentato di 37,7 milioni nel quinquennio precedente) e il totale ammortamenti è di 13,5 milioni (erano stati zero nei 5 anni precedenti).

Attraverso questi risultati, sottolinea la Fondazione Cr Firenze, «è stato possibile deliberare, in questi 5 anni, 170,1 milioni di contributi per il territorio (erano stati 144,5 milioni, nel quinquennio precedente) che hanno ruotato intorno a tre assi principali: economia della conoscenza, città intelligente e innovazione culturale e sociale, per i quali l’ente toscano ha avviato una programmazione strategica, intersettoriale e di medio-lungo periodo, in un’ottica di affiancamento alle politiche istituzionali. È stato così possibile recuperare importanti esempi di patrimonio storico e artistico; incentivare programmi di istruzione e formazione (sono stati erogati, per questa finalità, 31,5 milioni, contro i 2,7 del quinquennio precedente); investire in ricerca, ambiente, filantropia».

Tra gli ultimi progetti, significativo per la città di Firenze e il suo turismo, c'è il Restauro delle Rampe di Poggi, opera monumentale che collega il Lungarno con Piazzale Michelangelo, caduta in uno stato di completo abbandono e recuperata grazie a un investimento di 2,5 milioni da parte della Fondazione. Oppure #TuttoMeritoMio, il programma di Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo che favorirà la formazione scolastica e universitaria di circa 400 ragazzi in condizioni di disagio economico, per il quale è stato previsto uno stanziamento complessivo da parte dei due promotori di 7,5 milioni. «Una Fondazione più vicina, più trasparente, più strategica. Sempre più al fianco del territorio», ha concluso Tombari.




 
© RIPRODUZIONE RISERVATA