A fare leggermente meglio del nostro Paese c'è stato nuovamente il Portogallo (125,7%). Questa fotografia resterà tale, secondo l' Fmi, per tutto il periodo considerato e al termine del quale il ratio giapponese è visto al 235,4%, quello greco al 151,1% e quello portoghese al 102,8%. Il Fondo sottolinea che le sue previsioni si basano sulla manovra 2018 e sul Documento di economia e finanza dell'aprile scorso.
Il "rischio Italia" torna a riaffacciarsi nelle analisi del fondo monetario. Il rapporto sulla stabilità finanziaria globale, pubblicato oggi in occasione degli incontri annuali in corso a Bali, torna infatti ad inserire le preoccupazione per le politiche di bilancio in Italia tra i fattori di rischio a breve assieme a quello di un fallimento del negoziato sulla Brexit. «In Italia l'incertezza sulle politiche di bilancio ha riportato l'attenzione sulla connessione tra banche e rischio sovrano» si legge nel 'Global financial stability report' (Gfsr) che la definisce «un importante canale di trasmissione del rischio».
Il rapporto ricorda il balzo dello spread tra i Btp e i Bund registrato a maggio, quando sembrò reale l'ipotesi di un governo tecnico e nuove elezioni, «come riflesso della preoccupazione per i rischi sovrani che ha fatto aumentare gli spread sui cds (i 'premi assicurativì, ndr) delle banche italiane. »Se le preoccupazione del mercato sulle politiche di bilancio dovessero riemergere c'è un rischio di riaccensione in Italia del legame titoli di Stato-banche per effetto dei titoli di Stato in portafoglio delle banche italiane e per effetto della loro esposizione all'economia domestica. In tale scenario - conclude il ragionamento sull'Italia del rapporto del Fondo - le tensioni del mercato possono allargarsi ad altri mercati dei titoli sovrani in Europa come accaduto durante la crisi del debito sovrano in Europa e, in modo limitato, già nel maggio scorso«
«Il nostro consiglio all'Italia è costante da anni: sul piano delle politica di bilancio è necessario un consolidamento credibile e notevole nel medio termine per salvaguardare i conti pubblici e per mettere il debito su una traiettoria di calo». Lo afferma Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor del Fmi. «Questo è particolarmente importante per posizionare l'Italia in modo che possa minimizzare i rischi qualora si materializzino».
«Siamo d'accordo con coloro che sostengono che la crescita italiana è deludente da anni e che le riforme strutturali chiave sono la riforma del lavoro, dei prodotti e dei servizi, pubblica amministrazione», aggiunge Gaspar. In via generale, Gaspar spiega come il Fmi «continua a invitare i paese ad approfittare della crescita per costruirsi uno spazio di bilancio» da usare in caso di rallentamento.
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