Bene la lotta all'evasione nel 2019 ma non decolla il "saldo e stralcio": incassi giù

La sede del ministero dell'Economia a Roma
di Luca Cifoni
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Martedì 9 Giugno 2020, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 17:21

In crescita le entrate recuperate all’evasione nel 2019, ma non decolla una delle misure straordinarie volute dal precedente esecutivo, il cosiddetto “saldo e stralcio” che permetteva ai contribuenti in difficoltà, con Isee non superiore a 20 mila euro, di mettersi in regola versando una somma tra il 16 e il 35 per cento di quanto dovuto.

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Il consuntivo sul contrasto all’evasione veniva fatto tradizionalmente a fine febbraio, ma quest’anno l’emergenza Covid ha impedito di organizzare la consueta conferenza stampa. I numeri, di cui teneva conto anche il Documento di economia e finanza, parlano comunque di un incremento del recupero complessivo: dai 19,2 miliardi del 2018 ai 19,86 dello scorso anni.

Tendenza all’aumento dunque anche se il risultato è inferiore al record storico (20,1 miliardi) del 2017. Va detto che in questa voce confluiscono sia i risultati dell’attività ordinaria sia le misure straordinarie che comprendono sanatorie e rottamazione. La quota non ordinaria è risultata stabile lo scorso anno, leggermente al di sopra dei 3 miliardi.

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Tra le sanatorie non brilla però il “saldo e stralcio” i cui incassi sono stati nel 2019 inferiori dei 5 per cento alle attese. Un calo limitato che tuttavia si proietta in modo più vistoso sul 2021, anno finale dei versamenti, perché una quota consistente delle somme è stata pagata in un’unica soluzione: al ministero dell’Economia si prevedono incassi inferiori del 20-25 per cento rispetto all’obiettivo, fissato in poco meno di 900 milioni.

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