Lo split payment continuerà, dunque, ad applicarsi fino al 30 giugno 2023 alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società, secondo quanto previsto dall'articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica 633/1972 sull'Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto.
Per il Ministero dello Sviluppo Economico si tratta, tuttavia, di uno strumento da superare al più presto. "Lo split payment – affermano fonti del Mise – è uno strumento da mettere in discussione quanto prima, specialmente per alcuni settori come l'edilizia. L'adozione della fatturazione elettronica lo ha reso un orpello vessatorio per le imprese".
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