Lo rende noto il Mef specificando che a causare il calo è stato "sia il peggioramento congiunturale sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria" tra cui il rinvio dei versamenti tributari e contributivi.
Variazione in positivo per le entrate di giugno che vedono un totale di 1,317 mld (+3,7%) dovuto soprattutto alle imposte dirette (+4,974 mld, +25,7%), mentre le imposte indirette continuano a segnare un significativo calo (-3,657 mld, -23%) "imputabile - precisa il MEf in una nota - principalmente al risultato dell'IVA sugli scambi interni (-1.693)".
In dettaglio, le imposte dirette ammontano a 108,442 mld di euro, con un incremento di 5,439 mld (+5,3%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il gettito IRPEF si è attestato a 88.444 milioni di euro (-2,3%), "in calo per l'andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-8,8%) e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (-10,7%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico registrano un incremento pari al 4,2%".
Le imposte indirette ammontano a 77,862 mld di euro e vedono una diminuzione di 19.422 milioni di euro (-20%), imputabile principalmente alla diminuzione dell'IVA (-11,387 mld di euro, pari a -19,2%) .
Tra le altre imposte indirette, cresce l'imposta sulle assicurazioni (+44 milioni di euro pari al 10,2%) e l'imposta di bollo (+268 milioni di euro pari al 8,3%), mentre l'imposta di registro segna una diminuzione di 658 milioni di euro (–27,3%).
L'accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi ha registrato una riduzione di 3,261 mld (-28,8%) per l'applicazione del decreto rilancio (art.130-131-132), con il quale sono state ridotte le percentuali degli acconti mensili all'80%.
In calo anche le entrate da "giochi", a 4.491 milioni di euro (-3,325 miliardi di euro, -42,5%) e quelle derivanti da attività di accertamento e controllo, a 4.127 milioni (-858 milioni di euro, pari a –17,2%) .
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