Lo rivela l'ultimo rapporto "Tax revenues" dell'OCSE, secondo cui il tasso medio imposte/PIL è sceso al 33,8% nel 2019, con una diminuzione di 0,1 punti percentuali sul 2018, registrando la prima riduzione dal 2009. Ciò è dovuto alle diminuzioni registrate in 15 paesi OCSE, che hanno compensato gli aumenti registrati da altri 20 paesi del blocco.
Italia sesta per tassazione
II fisco italiano non ha registrato miglioramenti, anzi, è aumentato nel 2019 al 42,4% del PIL, cioè 0,5 punti percentuali al di sopra del 41,9% registrato nel 2018.
L'Italia quindi ha scalato due posizioni nella classifica OCSE dei Paesi a maggior tassazione, passando da settimo al quinto posto della graduatoria, posizionandosi a pari merito con l'Austria (al 42,4%).
Davanti al Bel Paese ci sono Svezia e Belgio, entrambe con una tassazione al 42,9% (seppur in diminuzione dal 43,9% precedente), la Francia al 45,4% (in calo dal 45,9% precedente) e con un triste primato la Danimarca, che si posiziona al 46,3% (in aumento dal 44,4% precedente).
Dietro l'Italia in graduatoria si posizionano Finlandia al 42,2%, Norvegia al 39,9%, Olanda al 39,3%. Nella UE il Paese con il fisco più leggero è l'Irlanda, che si posiziona al 22,7%, risultando quart'ultima anche nella classifica generale.
Tra le altre maggiori economie del Continente, la Germania ha una tassazione al 38,8%, la Spagna al 34,6%, il Regno Unito al 33%.
Fisco light in Messico
Il fisco più leggero si conferma quello del Messico, dove il rapporto è al 16,5%, seppur in aumento rispetto al 16,2% dell'anno precedente. Tassazione favorevole anche in altri Paesi dell'America Latina come la Colombia (al 19,7%) ed il Cile (al 20,7%).
Stati Uniti fra i Paesi a minor tassazione
Gli Stati Uniti evidenziano una tassazione piuttosto favorevole al 24,5%, risultando sest'ultimo nella classica generale OCSE.
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