Fiducia, dati Istat: la pandemia colpisce ancora il turismo, i consumatori contro il caro bolletta

Fiducia, dati Istat: la pandemia colpisce ancora il turismo, i consumatori contro il caro bolletta
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 14:15
(Teleborsa) - Le difficoltà innescate dalla quarta ondata iniziano a erodere la fiducia delle attività economiche. E a gennaio, come era prevedibile, l'indice Istat del clima di fiducia segna una brusca frenata, in particolare per le imprese del turismo, confermandone la crisi in atto. Così Confesercenti. Il riacutizzarsi della pandemia incide anche sulle famiglie: l'indice dei consumatori registra una flessione di 3,5 punti, per via del peggioramento dei giudizi e delle attese sulla situazione economica del Paese e sulla disoccupazione.

Ma il calo più rilevante è segnato dall'indice delle imprese, che registra una flessione di oltre 7 punti dovuta alle tensioni sui prezzi energetici ma anche, e soprattutto, alla performance negativa dell'insieme delle imprese attive nei servizi di mercato, che soffrono la caduta peggiore (-15 punti). Un deterioramento del clima a sua volta guidato dalla crisi del turismo che segnala, anzi conferma, le aspettative più nere, con un crollo di 24 punti del clima di fiducia: il più rilevante registrato da maggio del 2021 ad oggi.

"Le rilevazioni Istat confermano l'allarme che lanciamo da tempo: la quarta ondata sta riportando indietro le lancette della ripresa, in particolare per il settore turismo, ripiombato in un forte stato di crisi. È una nuova emergenza - ha spiegato l'Ufficio Economico Confesercenti - che richiede un intervento immediato. A partire da misure atte a contenere i costi dei beni energetici e a sostenere l'occupazione: lo sconto sulla contribuzione per le imprese che accedono agli ammortizzatori sociali stabilito dal DL Sostegni è un passo in avanti, ma non sufficiente. Serve la previsione della causale COVID-19 quantomeno dal 1° gennaio al 31 marzo: a rischio ci sono molti posti di lavoro, soprattutto tra le imprese di piccole e medie dimensioni del comparto. Un problema particolarmente grave nelle grandi città turistiche".

Una debacle su tutti i fronti. Così il Codacons ha commentato i dati sulla fiducia di consumatori e imprese diffusi oggi dall'Istat. "Fiducia e aspettative di famiglie e imprese registrano un crollo a gennaio, con le varie componenti che segnano valori negativi – ha affermato il presidente Carlo Rienzi – Un dato che risente della situazione economica in atto: gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio e i rincari dei prezzi al dettaglio in tutti i settori hanno affossato l'indice della fiducia di consumatori e imprese". "Una flessione che rischia di avere pesanti ripercussioni per l'economia italiana – ha avvertito Rienzi – Minore fiducia equivale infatti ad una minore propensione alla spesa da parte delle famiglie, che saranno portate a rimandare gli acquisti con effetti negativi sui consumi nel medio termine. Una emergenza che il Governo non può più ignorare e che deve portare a misure efficaci per salvaguardare la spesa e il potere d'acquisto dei cittadini".

"Effetto caro bollette e carovita. A trascinare verso il basso la fiducia, infatti, sono le attese sulla situazione economica dell'Italia che precipitano da +17,7 a -7,1 e quelle sulla famiglia che passano da -2,1 a -7,8", ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Per questo il Governo deve intervenire con urgenza sulle bollette di luce e gas per ridurre gli effetti nefasti sulle famiglie, dimenticate nell'ultimo decreto nel quale si sono aiutate, peraltro con un pannicello caldo, solo le imprese. L'impennata dei prezzi dell'energia mina la fiducia dei consumatori e frena la ripresa dei consumi. Non per niente nel dato di oggi peggiorano anche le opportunità di poter acquistare beni durevoli o di poter risparmiare" conclude Dona.


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