Fideuram (intesa Sanpaolo): masse a 257 miliardi, livello più alto nella storia del Gruppo

Fideuram (intesa Sanpaolo): masse a 257 miliardi, livello più alto nella storia del Gruppo
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 11:00
(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha approvato i risultati d'esercizio e consolidati al 31 dicembre 2020 che evidenziano masse amministrate pari a 257,2 miliardi, in aumento di 14,5 miliardi (+6%) rispetto al 31 dicembre 2019, raggiungendo il livello più alto mai registrato nella storia del Gruppo.

L'evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2019 - spiega una nota - è attribuibile principalmente all'eccellente performance commerciale, che ha visto le reti di private banker realizzare una raccolta netta pari a 11,7 miliardi. Il patrimonio amministrato ha anche beneficiato, seppur in misura inferiore, della performance di mercato che ha inciso positivamente per circa 2,8 miliardi. Infatti, "l'effetto negativo legato all'andamento molto sfavorevole dei mercati nel primo trimestre dell'anno, in seguito alla diffusione globale dell'epidemia Covid-19, è stato più che recuperato nel corso dei trimestri successivi".

L'analisi delle masse per aggregati evidenzia che la componente di risparmio gestito è risultata pari a 174,6 miliardi (165,4 miliardi a fine 2019, +6%), pari a circa 68% delle masse amministrate.

L'analisi dei principali aggregati del conto economico evidenzia che nel 2020 le commissioni nette sono risultate pari a 1.714 milioni, in marginale contrazione (-2%) rispetto al saldo di 1.747 milioni registrato nel 2019. Le commissioni nette ricorrenti, componente predominante (circa 94%) del margine commissionale, sono risultate pari a 1.603 milioni, in linea con lo scorso esercizio. Infatti, "l'effetto del riposizionamento della clientela su un product mix leggermente meno favorevole è stato completamente compensato dall'impatto positivo riveniente dalla crescita delle masse medie di risparmio gestito che, nonostante la forte correzione dei mercati avvenuta nel corso del primo trimestre dell'anno, sono risultate superiori a quelle del 2019".


Il margine di interesse, pari a 196 milioni, ha evidenziato un incremento dell'11% rispetto allo scorso esercizio (177 milioni) grazie alla crescita dei volumi medi dei depositi a scadenza di tesoreria e al contenimento del costo medio della raccolta.

Il Cost/Income ratio è risultato stabile al 31%, mantenendosi su livelli di assoluta eccellenza.

Il risultato della gestione operativa si è attestato a 1.343 milioni, sostanzialmente in linea con il 2019 (-1%) grazie alla forte resilienza delle componenti "core" dei ricavi e al contenimento dei costi operativi.

L'utile netto consolidato è risultato pari a 817 milioni, evidenziando una misurata contrazione rispetto al 2019 (-10%) "legata prevalentemente alla presenza di oneri aventi natura per lo più non ricorrente quali incentivazioni all'esodo, oneri di ristrutturazione e oneri di integrazione connessi a recenti operazioni straordinarie".

I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si posizionano molto al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31 dicembre 2020 il Common Equity Tier 1 ratio consolidato è risultato pari a 21,9%.

Tommaso Corcos, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha così commentato: "Nel 2020 la nostra Divisione ha saputo proseguire lungo il suo percorso di crescita: il totale delle masse amministrate ha raggiunto i 257 miliardi di euro e la raccolta netta quasi 12 miliardi di euro. Sono risultati importanti che dimostrano come il nostro modello di servizio sia resiliente e capace di generare valore in ogni condizione di mercato, anche in un anno contraddistinto dalle incertezze socioeconomiche, dovute all'emergenza sanitaria. In un contesto così impegnativo, l'acquisizione della partecipazione di maggioranza in REYL & Cie SA e l'arrivo dei colleghi di Ubi Top Private e di IWBank hanno già iniziato a portare contribuiti in grado di accrescere ulteriormente il valore delle nostre reti. Ai nostri private banker, ai manager e ai dipendenti di sede e delle società controllate va il mio più grande ringraziamento: in quest'anno eccezionale, non hanno mai fatto mancare la vicinanza ai loro clienti, garantendo una consulenza di qualità, capace di proporre soluzioni d'investimento sempre più personalizzate".
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